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Perchè gli americani storcono il naso sulla ricandidatura di Obama
www.giulianovailbelvedere.it alla scoperta dell'America
L'Opinione di Benny Manocchia e di altri personaggi degli States

Usa, Lunedì 4 Aprile 2011 - Dal giornalista giuliese in America, Benny Manocchia, riceviamo e pubblichiamo le reazioni di alcuni personaggi americani in merito all'annunciata ricandidatura alla Presidenza Usa di Barack Obama:

A molti americani non e' piaciuta la decisione di Barack Obama di annunciare la sua ricandidatura alla presidenza USA sui canali web, msm e insomma tutta la mediatica "dietro le quinte" come si dice. Molti avrebbero preferito che il presidente in carica si fosse presentato di fronta a una camera tv ad avesse detto:sono pronto a ricandidarmi. Ma non e' stata "paura" quella di Obama. Piuttosto i suoi consiglieri gli hanno detto di dare l'annuncio "al di sopra delle polemiche che avrebbe procurato l'annuncio  in tv". Ma non si capisce bene perche'...

E' probabile  che la verita' sia nel mezzo. Obama non e' uomo che si intimorisce di fronte alle telecamere (come per esempio era per Bush jr). Semmai la sua intenzione era di dire: eccomi pronto, c'e' qualcuno che ne dubitava?

Ne dubitavano milioni di repubblicani di questa nazione, convinti che dopo i primi quattro anni "da buttare nel macero" del presidente (cosi' hanno qualificato il "first term" del presidente di colore) Barack avrebbe dichiarato che lasciava il posto ad un altro (o altra). Cosi', presto vedrete saltare la santa barbara in una serie di esplosioni dalla California a New York che sconvolgeranno il mondo politico statunitense..

Sono molti i democratici che vorrebbero Obama in pensione e al suo posto magari la nostra signora abruzzese Nancy Pelosi.

Ma non poteva essere cosi'. Il comitato per la rielezione aveva gia' detto che l'ex speaker della Camera dei Deputati

doveva veramente uscire dal partito, dopo avere combinato "un bel casino".

E comunque per quanto riguarda il partito democratico la faccenda e' chiusa: il candidato sara' il presidente Bama (come lo chiamano scherzosamente  nel Sud).

Per i repubblicani c'e' un gran fermento. Mi ha detto al telefono Neal Cavuto, noto commentatore tv: "Vedrai che la spuntera' l'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney. La signora Sarah Palin (ex governatore dell'Alaska)

ci provera', ma non ce la fara', tuttavia il suo esercito di "America free" portera' milioni di voti al partito repubblicano".

Non e' del tutto convinto  il giudice Napolitano, italiano del New Jersey, che da un po' di tempo a questa parte manda avanti un programma politico tv accusando Obama di avere "rovinato la nostra nazione soprattutto nel campo economico". Napolitano vede altre persone contro Obama ma comunque e' sicuro che l'attuale presidente non tornera' alla Casa Bianca per un'altra volta.

"La nostra nazione non puo' pernettersi altri quatto anni di Obama. Perfino i democratici hanno capito questo" ha affermato Lloyd Siegel, critico della Yale University. Intanto si fa sentire il miliardario Donald Trump che odia a morte i cinesi perche' "ci rifilano merce schifosa per i nostri dollari".

E' ancora presto per cercare di capire come andra' a finire. I commenti e le critiche cominciano solo ora a spuntare come fiorellini di campo. Tra qualche mese sara' un immenso purgatorio di fiori variopinti.

   

 

 
 

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