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3^ Puntata

Dopo "I Preparativi" e "La Sosta",   la trilogia di racconti dal titolo "Le Loro Maestà alla Stazione di Giulianova" si conclude con "Il consuntivo". Il Prof. Graziani, alla sua raffinata maniera, ci ha narrato il passaggio dei Reali Umberto I e Margherita di Savoia nella nostra cittadina il 13 Novembre 1878 dipingendoci anche usi e costumi di un'epoca e di un ambiente provinciale dai tanti aspetti eguali e dai tanti altri contrari agli attuali. Per questo, la sua trilogia ha valenza non soltanto di testimonianza documentale da conservare e da rileggere quant'anche di opportunità di riflessione sui nostri modi di vivere e di pensare e sui nostri codici civici e culturali.

 

I Reali d'Italia a Giulianova

di Giuseppe Graziani

 

 

 

LE LORO MAESTA’ ALLA STAZIONE

IL CONSUNTIVO

 

(GIULIANOVA, 24.10.2014) - “Il viaggio delle LL. MM. è avvenimento troppo solenne perché da noi se ne cessi di parlare così presto”. Giusto: se, tuttavia, la cronaca della regale sosta è stata deferentemente celebrativa, i nuovi commenti dell’anonimo giornalista del “Corriere Abruzzese” si appalesano, dopo qualche giorno, meno ingessati.

“Ostacoli d’ogni sorta si ebbero, discrepanze nella Commissione, tempo ristrettissimo, poca o nessuna cooperazione in coloro che più avrebbero potuto darla”. Sul “buffet”, poi, decisamente savoiardo, i disparati giudizi consigliano di sorvolare. Vien fatto di pensare -aggiungiamo

noi- che i Sovrani avrebbero apprezzato preparazioni magari più rustiche, ma territorialmente ispirate. “I Sindaci erano quasi tutti al loro posto, Il Consiglio Provinciale in maggioranza, la Magistratura al completo, le Associazioni erano tutte, gli Uffici Pubblici risposero all’appello. Peccato che tutta questa gente rispettabile fu in pieno disordine e le presentazioni non furono fatte! Questo è stato l’errore della festa non piccolo né di poca importanza, perché ha prodotto del malumore in molti”.

Insomma, passata la processione, le polemiche localistiche non si fanno pregare: la sottolineatura che al Sindaco teramano non sia stato possibile conferire col Re fa supporre rimostranze istituzionali, mentre la distribuzione dei biglietti definita “sregolata” induce ad ipotizzare stizzite doglianze. Ascrivibili, invece, alle note positive: il non formale compiacimento dei “Figli del Re galantuomo” per la calorosa accoglienza; l’ammirazione per il “padiglione reale” artisticamente concepito dal Della Monica; l’apprezzato commento musicale delle numerose bande intervenute da Città S. Angelo fino a Castellalto; e naturalmente l’attenzione generale, concomitante con un evento riscontrato pure dalla Gazzetta Ufficiale del Regno, riverberatasi sulla cittadina rivierasca (che, nel 1894, giovandosi del particolare estro di Raffaello Pagliaccetti, inaugurerà, in memoria di altra visita regia occorsa nel 1860, un bronzeo monumento a Vittorio Emanuele II).

A Grottammare, a Porto S. Giorgio, a S. Benedetto, quindi a Montesilvano e Pescara, ha sostato l’augusto convoglio proveniente da Ancona per Chieti, ma a Giulianova, giuntovi all’ora di colazione, fu altra cosa.

Giornate di giubilo seguiranno quella del 13 novembre 1878, ma anche di forte apprensione per gli sventati attentati del 16 a Foggia e del 17 a Napoli: prodromiche prove della tragedia monzese del 29 luglio 1900.

 

Fine

Giuseppe Graziani, 59 anni, storico civitellese da molte generazioni...»»»

 
Precedenti
"I preparativi" (16.10.14)

"La Sosta"

(20.10.14)

 
 

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