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I Ricordi di Lino Manocchia

giulianovailbelvedere tra le stelle di Hollywood

 

I Ricordi di Lino Manocchia, giulianovailbelvedere tra le stelle di Hollywood - New York 4.3.2013, Anna Maria Pierangeli e i suoi piccoli e grandi amori. Nella foto: L'attrice con James Dean.Anna Maria Pierangeli e i suoi piccoli e grandi amori

L'attrice con James Dean: «E' stato il vero grande amore della mia vita»

 

E' stata moglie anche del Maestro Armando Trovajoli, deceduto giorni fa all'età di 95 anni

 

NEW YORK, 4.3.2013 - Non era esuberante come Sofia Loren, vivace come Gina Lollobrigida, viva come Anna Magnani, ma abbondava di talento. Cio’ che la distingueva dalle attrici citate era una normale qualità di donna dalla voce vellutata, un volto delicato e l’abilità di dar vita ad ottime performance artistiche.

Anna Maria Pierangeli, nata a Cagliari nel 1932, spesso indicata come Pier Angeli, è stata un’attrice italiana, attiva nel cinema statunitense fra gli anni cinquanta e settanta. Anche sua sorella – gemella- nata Maria Luisa Pierangeli - è stata attrice con lo pseudonomo di Marisa Pavan.

Forse Anna Maria assorbì le emozioni dalle esperienze della sua vita, carica di tumulti, riversandole sullo schermo, purtroppo però un destino avaro le troncò fama, gloria e felicità,interrompendo così il magnifico schermo ricco di oltre trenta film, tre dei quali pre1961.

All’età di 16 anni, mentre studiava arte in Roma, fu scoperta dal direttore Leonide Moguyu il quale la invitò a recitare in “Domani è troppo tardi”

Una parte talmente notevole che le fece vincere l’Award italiano come migliore attrice, vittoria che catturò l’interesse dei produttori della MGM i quali le offrirono un contratto.

Ben presto ebbe la chance di lavorare col mitico Gene Kelly nel film “The Devil make three”, poco dopo recitò a fianco di Ricardo Montalban in “Sombrero”, un musical con la fenomenale ballerina Cyd Charisse, Vittorio Gassman e Yvonne De Carlo.

Sempre nel 1953 Anna Maria recita il ruolo di Nina nel film “La storia di tre amori”. In veste di una giovane vedova che ha perso il marito in un campo di concentramento. La povera donna non è in grado di affrontare la situazione e tenta il suicido, gettandosi da un ponte ma viene salvata da un ex trapezista - Kirk Douglas-, che allena la vedova al trapezio. Alla fine i due si innamorano.

Nel 1954 anche la Pierangeli attraversò le forche caudine del “disastro artistico” come accadde al grande Paul Newman col fallimentare ”Silver Calice” che “rinnegò, in quanto era il peggior lavoro della sua carriera”.

Fortunatamente per i fan della Pierangeli, il verdetto fu favorevole poichè essi ebbero la possibilità di vedere la giovane attrice in un ruolo accattivante.

Al termine di una ripresa Anna Maria, venne presentata al Decano del cinema americano, al quale un amico aveva segnalato colui che avrebbe contrastato la sua fama: James Dean. Va senza dire che Newman rimase stupefatto della bellezza e naturalezza dell’italiana.

«Fu un incontro storico, indimenticabile», ebbe a ricordare Paul al cronista, durante una delle loro conversazioni, durante le corse d’auto.

Per la Pierangeli Hollywood sembrava aprire la porta dorata, dalla quale appariva il classico “rubacuori”: James Dean. Di lui è stato scritto di tutto: che era arrogante, egocentrico, che assumesse droghe, che amava le donne. L’unica cosa certa fu il suo grandissimo amore per Anna Maria Pierangeli,una ragazza chiamata ad Hollywood dopo il film “”Domani è troppo tardi. E il folletto tentatore fece si che James e Anna Maria si innamorassero perdutamente l’una dell’altro.

Ma la madre non vide di buon occhio il fidanzamento, perchè lui non era cattolico e fece di tutto per separarli.Intanto Dean un po’ alla volta si “converte”,sfoggiando gentilezza, e riflessione,

Grazie al controllo della Pierangeli, lo spasimante era arrivato per altro ad acquistare un tuxedo da indossare quando l’ accompagnava alle prime mondiali. Apparentemente i due piccioncini volavano nel settimo cielo.

La severa genitrice, sempre più preoccupata, non cedeva e riuscì a far conoscere alla figlia il cantante, “stregato” da Frank Sinatra e Perry Como, di origine italiana: Vic Damone (Vito Rocco Faraniola, cognome della madre), quindi favorito il fidanzamento, da brava mamma italiana, organizzò le nozze.

Il fatidico giorno, durante le funzioni religiose, James Dean si presentò davanti alla Chiesa, in jeans e giubbotto di pelle, restando in sella alla sua potente moto, con l’aria di un cucciolo abbandonato. Nel libro personale dei ricordi di Anna Maria si legge: «Ho amato qualche altro, ma solo per passatempo. L’unico,vero, grande amore della mia vita è stato James Dean”.
Nel 1954 la Pier partorì il primo figlio, Perry Damone, e due anni dopo la madre-attrice partecipò al fim ”Sombody Up there Like me”, nel ruolo di Nora, con Paul Newman nella parte di Rocky Graziano, l’ex potente campione dei medi.

Quando tutta la vita hollywoodiana della giovane sarda finalmente sembrava navigare a gonfie vele, nella vita reale le cose marciavano su un irto terreno. Nel 1958 Anna Maria divorziò da Vic Damone il quale aveva inciso, per lei, un disco dal titolo ”You braking my heart”.

 

Dopo aver recitato nel drammatico film “SOS Pacific” (1959, l’anno successivo Anna Maria recitò in quattro altri avvincenti film, e la vita dell’attrice sembrava aver ripreso il giusto corso. Di conseguenza un altro matrimonio con il compositore Armando Trovajoli (con lei nella foto) ad impalmare la soave protagonista che nel 1963 procreò un altro figlio: Howard.

Il celebre maestro, compositore della nota canzone "Roma nun fa la stupida stasera" e di tanti altre musiche da film immortali, è deceduto di recente, all'eta' di 95 anni. Su desiderio del compositore, la famiglia ne ha annunciato il decesso con qualche giorno di ritardo.

Incomprensibile quando la Pierangeli, tornata in Italia, accettò deludenti produzioni europee e quindi, nel 1965, si separò, per incompatibilità di carattere, da Trovajoli mentre il sistema diverso delle case produttrici nostrane illuminarono la Pierangeli con il film “Octaman” (1971) che rappresentava il suo ultimo traguardo.

Ancor più strano il suo modo di pensare e parlare.

Prima dell'addio agli Usa, le chiedemmo: Come mai rifiuti un futuro magnifico e torni in Italia che ci sembra tu non gradisca troppo?

«Son fuggita per disperazione, vi ritorno col cuore che mi duole. Non mi comprendono, sembra parlino una lingua straniera con me. Forse perchè sono nata in Sardegna?»

Provammo a controbattere questa sua mania di persecuzione, Anna Maria riprese a dire: «In America, pur se guardata con disdegno, ho attraversato qualche momento giusto. Ma ora basta. In Italia ritroverò tutto quanto ho perso sino ad oggi».

All’età di 39 anni abbattuta e sola, affetta da malattia nervosa e con la situazione finanziaria alquanto precaria, Anna MarIa Pierangeli decedeva per un "anaphylatic shock."

L’ultimo spezzone della sua carriera conteneva gentilezza, dolcezza, carisma ed un cuore semplice e realistico che hanno ceduto di fronte alla realtà.

Lino Manocchia

Nato a Giulianova il 20 febbraio del 1921. Nel corso della sua lunghissima carriera negli Usa, dove si è trasferito nel '50, ha incontrato ed intervistato i personaggi più famosi e potenti del mondo.

 

 
 
 
 

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