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I Ricordi di Lino Manocchia

La mitica “cittadella” della celluloide compie cento anni

 

Le stranezze e i segreti di Beverly Hill

ll “Paradiso “privato” delle stelle, cittadina affiancata a Los Angeles, chiamato il Palazzo Rosa

 

NEW YORK, 31.1.2013 - Beverly Hills, il paradiso privato delle stelle, nell’omonimo quartiere compie cento anni. L’omonimo hotel, anche chiamato ’il Palazzo rosa’ è vecchio quanto la caotica metropoli losangelina. Più moderni i suoi bungalow (piccole villette ad un piano) dove le star stanche di lavoro, eleganza, e mondanità si ritirano per trovare finalmente riposo: si narra che qui Kathrine Hepburn un giorno si tuffò nella piscina del bungalow mentre ancora indossava l’uniforme da tennis, mentre Elizabeth Taylor trascorse ben sei lune di miele, rigorosamente nella camera numero uno. Sempre qui John Crawford entrava regolarmente a bordo di una Rolls Royce, con chauffeur in livrea, foss’anche solo per consumare un pranzo.

L’Hotel è, all’apparenza, alquanto modesto: solo tre piani, seminascosti dietro palme quasi secolari e banani. Ricoperto di uno stucco rosa che gli dà il colore carattestico, originariamente l’Hotel aveva 232 camere e 21 bungalow privati, ingrandito dopo il rinnovamento del 1995- riducendo però a 194 il numero delle stanze. L’Hotel Beverly Hill non è comunque un albergo per impiegati. Le sue stanze richiedono qualcosa come 559 dollari a notte e per alloggiare nell’hotel centrale si può arrivare a 15.000 dollari
Uno dei due nuovi bungalow presidenziali che hanno inaugurato quest’anno fa parte nel potente gruppo alberghiero del The Dorchester Collection, presente a Londra, Parigi e Milano e guidati dal governo di Brunei.

Ogni Bungalow qui ha almeno una storia da narrare. Il numero 1 sembrava appartenere in esclusiva alla Taylor e Richard Burton, con un cameriere sempre pronto a servire loro bottiglie di Vodka (due per la colazione, e due per il pranzo). Liza Minnelli gradiva il numero 6, ”perché libero da drammi umani., Marlene Dietrich nel numero 10 aveva un letto speciale di 2x 2 metri e mezzo. Il 14 e 21 erano quelli prediletti degli eterni scapoli Warren Betty e Orson Wells.

Oggi come ieri, Svend Petersen si prende cura della magnifica piscina, e conosce tutti gli astri del firmamento hollywoodiano…”Potrei narrare tanti episodi, e scriverci su diversi volumi - dice Svend - rivelando tanti aneddoti piccanti, su Esther Williams, Cary Grant, Carol Burnett, Ingrid Bergman, la Principessa Grace Kelly e Marilyn Monroe”.

In questo angolo di paradiso anche l’italiano Rodolfo Valentino, negli anni ’20, fece costruire una villa chiamandola Falcon Liar mentre, più recentemente, Il grande Dino de Laurentiis fece a Beverly Hills la sede del suo impero. Lungo l’arco degli anni 1960-’70, stando al giudizio di Petersen, Hollywood ha attraversato il suo periodo d’oro e allora l’hotel, era sempre al centro delle attenzioni: specialmente durante il periodo degli Award, tanto che la piscina e i bungalow venivano riservati anticipatamente anche un anno prima.

Si apprende altresì che l’’aitante George Hamilton curava la sua eterna tintarella con meticolosa attenzione, e l’inglese Rex Harrison (noto, per la parte in ‘My Fair Lady’), prendeva il sole completamente nudo “Se qualcuno bussava alla porta, l’attore si presentava con un fazzoletto col quale copriva i genitali

Ora non fanno piu’ film della portata di un tempo - commenta mestamente Svend - Non si puo’ fare paragoni tra le star odierne e Betty Davis o Joan Crawford. Il glamour è svanito.”

Lo storico Mark Wanamaker scrive che a Beverly Hills tutto ebbe inizio con il tentativo di scoprire il petrolio, rivelatosi in seguito una bolla di sapone. Si rinvennero invece, fonti d’acqua ma anziché proseguire con la coltivazione di fagioli, i dirigenti del tempo tentarono di vendere il terreno. Nel 1912, il Beverly Hotel sorse proprio su quegli spazi e una decina d’anni dopo, i primi ‘clienti’ a bussare alla sua porta furono Douglas Fairbanks e Mary Pickford, subito seguiti da Gloria Swanson.

Intanto i 21 ‘bungalow’ diedero l’idea allo scrittore Neil Simon per uno screenplay, ispirarono a Warren Beatty gli incontri segreti mentre la meravigliosa Marilyn si abituò ad alloggiare molto frequentemente al numero uno, pur essendo il sette il suo preferito - dal momento che venne battezzato Norma Jean, come da nome originale della diva. Ma lista delle celebrità è ancora lunga e comprende politici e attori: i Kennedy, Elizabeth Taylor, Richard Burton,Charlie Chaplin, Spencer Tracy, John Wayne, Henry Fonda, il Duca di Windsor e tanti, tanti altri. Tra questi figura anche l’eccentrico miliardario Howard Hughes, che per circa 30 anni mantenne l’abitudine di riservare 25 stanze alla volta, pagando fino a 350 mila dollari l’anno pur di conservarsi l’insolito privilegio. Alcune voci, poi, rivelano che Clark Gable aveva qui i suoi rendez vous pre-divorzio, più precisamente nel bungalow numero 4.

Diversi attori iniziarono la loro carriera con la complicità del Beverly Hill Hotel. Il grande Johnny Weissmuller, che si guadagnò il soprannome di Tarzan dopo che un direttore degli studios lo vide tuffarsi nella piscina per salvare una bambina. La magnifica Greta Garbo, che si nascondeva nelle camere, proprio quando John Barrimore si riposava al bar.

I mitici bungalow di Beverly Hill continuano ad essere apprezzati anche oggi, specie per l’uso rituale che se ne fa nei party dopo la cerimonia degli Oscar. Il vostro cronista ricorda quella in occasione del 50mo anniversario della statuetta d’oro, alla quale presenziavo per la Rai, e in cui figuravano, tra I tanti invitati, Brad Pitt, Robert De Niro, Robin Williams, Tony Bennett, Sidney Potier ed altri ancora.

A Petersen, numerosi reporter hanno rivolto richieste di scrivere un libro ma la risposta e’ stata sempre la stessa,: “Mi dispiace, ma a me non piacciono i libri ‘sporchi’. Queste sono storie che appartengono alla Hollywood fantasy e lì preferisco lasciarle

Lino Manocchia

Nato a Giulianova il 20 febbraio del 1921. Nel corso della sua lunghissima carriera negli Usa, dove si è trasferito nel '50, ha incontrato ed intervistato i personaggi più famosi e potenti del mondo.

 

 
 
 
 

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