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Le Grandi Famiglie Giuliesi

di Lino Manocchia

I ricordi di ieri nella vita di oggi: Giorgio De Santis

 

RITROVATO L’ULTIMO RAMPOLLO DI CASA DE SANTIS

 

 

 

Giorgio De Santis (a sinistra) con la famiglia

 

 

Settembre 2011 - Giulianova e’ terra benedetta da Dio, che alla lussureggiante collina, alla vellutata e ampia fascia del suo lido, al clima mite aggiunge una schiera di uomini eletti in ogni campo dell’attivita’ e dello scibile umano.

Il modesto suo figlio che scrive, oggi, dedica una pagina ad una delle nobili famiglie giuliesi che hanno reso importante l’immortale “Castrum”  lasciando un brillante retaggio agli eredi di familiari virtu’ e di feconde esperienze delle passate generazioni.

Uomini insigni, il cui nome ha superato la breve cerchia fra la collina ed il mare, con affermazioni chiare e meritate.

Chi non ha conosciuto attraverso la passeggiata della vita la famiglia De Santis, col capostipite Francesco, uomo prezioso per la formazione del carattere, per la creazione delle coscienze e dello spirito? Cosi’ modello’ a perfezione i suoi figli: il grand’ufficiale Filippo ed il comm. Giuseppe, campioni dell’industria italiana a Milano, il cav. Alfonso, podesta’ di Giulianova, che tutte le “fazioni” politiche apprezzavano e stimavano, il rag. Augusto, direttore della Ditta per la sede di Giulianova.

Dopo anni di “dimenticanza involontaria”, causa la lontananza, il cronista ha”rintracciato” (con l’aiuto del direttore Raimondi) l’ultimo rampollo dei De Santis, che vive a Giulianova da sempre, e sino a qualche settimana fa con la magnifica Giuliana discendente dei Paoloni, che il destino ha voluto portare via.

Giorgio De Santis, puro giuliese, ha lo stile compunto e distaccato del grande signore. Ama vivere appartato, sottintende piu’ di quanto non dichiari, cortese, metaforico, allusivo, sfuggente. Pesa le parole, non alza la voce, misura i gesti, fissandoti negli occhi, niente sembra  scomporlo. E’ il Giorgio che salutammo quella memorabile sera di Marzo, insieme ad una dozzina di “ vecchi”  amici di gioventu’ nella “cantina di Filumena” sul Corso...C’erano anche Renato Lattanzi, De Lucia, De Felice, Solipaca i quali brindarono alla nostra amicizia che sarebbe rimasta a Giulianova, senza lo scrivente che volava alla volta di un altro Pianeta  dove avrebbe gettato l’ancora per anni.

Abbiamo parlato con Giorgio De Santis. E lui, affabile, premuroso, cortese, col tono flemmatico e didattico, instillato dall’esperienza, ha rievocato giorni, serate, momenti che il tempo non riesce a cancellare.

«Eravamo una squadra di..”innamorati” - ricorda Giorgio -. Bruno Solipaca che voleva sposare Emmina De Rospis, e bruciava “nazionali dietro nazionali”. Renato Campeti corteggiava la figlia di Pierino “Grego’”, io cercavo di nascondere la mia passione per Giuliana Paolone,che poi sposai; e tu  puntavi la finestra di casa Quatraccioni, dove viveva Ninuccia. Uno spettacolo avvincente, se vogliamo - dice Giorgio - che soltanto la gioventu’ puo’ comprendere».

Qui, arrestiamo le rimembranze amorose e rivolgiamo, al “ritrovato amico” qualche sua impressione di vita vissuta.

 

 

Giorgio, qual e’ il ricordo piu’ bello della tua vita?

Senza dubbi quel giorno rimarra’ memorabile: Il matrimonio

E il piu’ brutto?

Quel giorno e’ stato per me una grande perdita: la mia Giuliana e’ andata in un altro mondo.

 

 

 

 

Giuliana Paoloni e Giorgio De Santis

 

 

 

Se  potessi ricominciare la vita, rifaresti tutto quello che hai fatto, comprese le serate al Kursaal con gli amici?

Come dimenticare i momenti della nostra gioventu’. Quelli erano veramente amici, tutti impegnati ad attrarre la loro futura fanciulla. Certo che tornerai indietro.

Cosa avresti voluto fare che non hai mai fatto?
Non avere paura dell’aereo e volare fino a New York.

Giorgio, negli anni 50-70 tu eri una grossa “spalla” dell’organizzazione “Giulianova Calcio” ed i successi, ricordo, non mancarono. Come mai “oggi” non ti interessi piu’ tanto?

O Li’, qua tutto e’ cambiato, sport, finanza e opinioni. Debiti che mandano squadre come il Teramo in Divisione dilettanti. L’attuale Giulianova fa grossi sacrifici che purtroppo arrecano  risultati non eclatanti... Io, purtroppo, sono arrivato al punto di mettere la mia "era" calcistica nel dimenticatoio.

Hai nostalgia dell’infanzia?

Forse, in alcuni momenti, i piu’ cari.

Cosa ti commuove di piu’?

Mi commuove di piu’ la crescita dei miei nipoti

Credi ai miracoli?
La vita e’ un eterno miracolo. Perche’ cambiarla?

Nella vita cosa ti incuriosisce di piu’?

Quando si e’ giovani, tutto incuriosisce. Adesso molte cose passano inosservate.

Cosa chiedono i giovani, oggi?

Una vita migliore rispetto alla nostra.

Come si spiega questa emigrazione di giovani cervelli?

Perche’ all’Italia mancano i centri di ricerca organizzati come in America.

Giorgio, perche’ non ti sei dato alla Politica?

Veramente per un breve periodo di tempo degli anni 50, sono stato consigliere comunale. Parlare di politica oggi e’ tempo sciupato.

Il tuo piatto favorito?

I tortellini con panna e tartufi. Ancora piu graditi se ci fossero tutti i miei amici che han finito di vivere in questo mondo

  LINO MANOCCHIA

Giorgio e il nipote Filippo

 

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