Una giornata
intrisa di memoria, sport e valori autentici quella
vissuta ad Aprati di Crognaleto sabato 24 maggio
mattina, dove il CSI Teramo e Turisport Italia hanno
promosso l’evento commemorativo “Sulle orme di Bartali”,
a 90 anni esatti dalla prima storica vittoria al Giro
d’Italia del grande Gino Bartali. Cuore dell’iniziativa
l’incontro con Gioia Bartali, nipote del leggendario
ciclista
Sport
ciclismo 2025
"Sulle orme
di Bartali"
Gino
Bartali, novant’anni dopo: Emozioni e memoria tra sport
e storia ad Aprati
TERAMO,
26.5.2025 -
Una giornata
intrisa di memoria, sport e valori autentici quella
vissuta ad Aprati di Crognaleto sabato 24 maggio
mattina, dove il CSI Teramo e Turisport Italia hanno
promosso l’evento commemorativo “Sulle orme di
Bartali”, a 90 anni esatti dalla prima storica
vittoria al Giro d’Italia del grande Gino Bartali.
Un’occasione
speciale per onorare non solo il campione, ma anche
l’uomo che durante la Seconda Guerra Mondiale, in sella
alla sua bicicletta, contribuì a salvare centinaia di
vite.
Il cuore
dell’iniziativa è stato l’incontro con Gioia Bartali,
nipote del leggendario ciclista, che ha regalato ai
presenti un intenso viaggio nel tempo, ricordando
l’eredità morale e sportiva del nonno.
Dopo una calorosa
accoglienza presso la sede comunale di Crognaleto da
parte del sindaco Orlando Persia, la
manifestazione si è spostata ad Aprati, dove di fronte
al pannello commemorativo del Giro d’Italia del 1935 –
installato proprio lo scorso anno – si è tenuto un
toccante momento di raccoglimento. Il Primo Cittadino ha
così espresso il suo entusiasmo in merito all’iniziativa
realizzata: «Gradita visita ad Aprati di Crognaleto
di Gioia Bartali, che ci ha raccontato la figura di un
grandissimo dello sport italiano, il nonno Gino Bartali.
È stato un appassionante viaggio nel tempo».
Il racconto più
emozionante è arrivato nella sala del Bar Il Camoscio,
luogo simbolo di un episodio che intreccia storia, sport
e umanità. A narrare i fatti è stata Anna D’Egidio,
storica titolare del bar, ricordando con voce commossa
quando Bartali, nel 1970, tornò lì per cercare la donna
che il 24 maggio 1935 gli porse un ramaiolo d’acqua
durante una tappa del Giro. La donna, sua suocera, era
già scomparsa, ma il campione volle comunque lasciare un
segno tangibile di gratitudine, regalando alla famiglia
una sua fotografia autografata che ancora oggi campeggia
con orgoglio tra le pareti del locale.
A dare apertura
all’incontro è stato l’avvocato Luigi Guerrieri,
appassionato di storia dello sport, che ha letto alcuni
passaggi della cronaca del Corriere della Sera del
25 maggio 1935, riportando i presenti alle atmosfere
eroiche di quel giorno.
Presenti i
promotori dell’iniziativa Angelo De Marcellis,
direttore dell’Ufficio Sport della Diocesi di
Teramo-Atri e responsabile di Turisport Italia, e Vincenzo
Montani, presidente del CSI Teramo. Presenti
inoltre Michele Arcaini, consigliere delegato
allo sport del Comune di Crognaleto, e Andrea
Falcioni, presidente della Polisportiva Gagliarda e
grande conoscitore della figura di Bartali.
Nel suo intervento
conclusivo, De Marcellis ha lanciato la proposta di
intitolare una strada nel Comune di Teramo a Gino
Bartali, affinché il suo esempio resti inciso non solo
nella memoria ma anche nel tessuto urbano e culturale
del territorio.
L’evento ha
dimostrato come la memoria sportiva possa diventare
strumento di educazione e riflessione, specialmente per
le giovani generazioni, invitando la comunità a
riscoprire quei valori di coraggio, umiltà e solidarietà
che Gino Bartali ha saputo incarnare nella vita tanto
quanto in sella alla sua bici.
CSI Teramo
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