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Il grande Giulianova di
Gibì |
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Da sin: In piedi: Orsini
(pres.), GB Fabbri,
Carloni, Agostinelli.
Iachini, Caucci,
Giorgini, Tuccella,
Stacchiotti (v. pres.);
centro: Tancredi,
Canzanese, Santonico,
Vernisi, Candussi, Lelj,
Conte, Curi; davanti:
Mannino, Ciccotelli, A.
Iaconi, De Santis
(mass.), Alessandrini,
Bertuccioli (Foto
archivio Asd "Giuliesi
per sempre") |
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GIULIANOVA, 4.6.2015 -
E' scomparso, all'età di
89 anni, un altro grande
pezzo di storia del
Giulianova calcio,
Giovanni Battista
Fabbri, affettuosamente
conosciuto come Gibì.
Fabbri è stato
l'allenatore del
Giulianova forse più
forte di sempre, o
almeno quello di cui la
gente ancora oggi ha i
migliori ricordi, quello
della stagione '72-'73.
Era il Giulianova di
Tiberio Orsini e Pierino
Stacchiotti, quello che
vedeva in campo, fra gli
altri, Francesco
Giorgini, Arturo
Bertuccioli, il bomber
Santonico, Caucci, le
grandi sorprese Curi,
Vernisi e Alessandrini,
il cannoniere di sempre
Ciccotelli e altri
ancora. Quel campionato
vide il Giulianova
giocarsi fino alla fine
il campionato con la
Spal, perso alla fine
perchè ad andare in
serie B era, allora, la
vincitrice del girone di
serie C. Proprio la Spal
fu
trascinata dal suo
attaccante Pezzato, che
dal Foggia doveva andare
proprio al Giulianova,
voluto da Fabbri, ma
l'affare non si concluse
per i costi troppo
elevati per la società
giallorossa. Proprio la
diversità di programmi
futuri, sancì la
separazione tra il
Giulianova Calcio, che
puntava sulla
valorizzazione dei
giovani, e il tecnico,
che chiedeva un
potenziamento ulteriore
per ambire alla serie B.
Lo
stesso Fabbri, ricordato
anche per la promozione
dalla B alla serie A,
alla guida del più
grande Vicenza di tutti
i tempi, di Paolo Rossi,
nel '78,
all'inaugurazione della
sede di Giuliesi per
Sempre, lo scorso 19
aprile 2014, dove
incontrò diversi suoi
allievi, disse:
«Altro che Vicenza, è il
Giulianova la squadra
che ha fatto parlare di
se' in Italia per il suo
gioco. E se i rigori
concessi quell'anno alla
Spal fossero stati
invertiti in nostro
favore, saremmo andati
noi in Serie B!».
A
ricordarlo è proprio
Francesco Giorgini:
«Dispiace tantissimo sul
lato umano, un altro
pezzo di storia se n'è
andato. Con lui il
Giulianova ha giocato il
miglior calcio di
sempre, giocavamo a
memoria,
eravamo come
un'orchestra. A Ferrara,
contro la Spal, uscimmo
fra gli applausi dei
15.000 tifosi sugli
spalti, dopo aver
sfiorato clamorosamente
la vittoria a pochi
minuti dal termine.
Quella stagione ricordo
di Pezzato: lo avessimo
avuto noi avremmo vinto
il campionato. Quello
era e rimane il miglior
Giulianova della storia,
per il gioco, per il
settore giovanile che
lanciava giocatori
forti, per la società,
composta da gente serie
e che aveva valori puri,
e per Fabbri, un maestro
di calcio, insegnava
come stare in campo.
Proprio da lui ho
ripreso tanti concetti
quando sono diventato
allenatore, è stato la
mia guida».
Vincenzo Raimondi (da Il
Centro) |
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Se
n'è andato Giambattista "Gibì"
Fabbri, il tecnico che fece
sognare la Serie B al Giulianova |
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GIULIANOVA (Te),
3.6.2015
-
Si è spento ieri a Vicenza, all'età
di 89 anni, l'ex allenatore Giovan Battista Fabbri, per
tutti Gibì. A Giulianova il suo
nome è legato al secondo posto
nel campionato di Serie C
1972/73 al termine di un
lungo ed entusiasmante testa a
testa con la più potente Spal.
La Serie B sfiorata, dopo avere
espresso il miglior calcio del
girone, è stato il punto più
alto toccato nella storia
dal Giulianova, allora guidato
dal presidente Tiberio Orsini e
dal suo vice Pierino Stacchiotti.
Il 19 aprile 2014 Gibì, molto
commosso, partecipò alla
inaugurazione della sede di
Giuliesi per sempre ritrovando
tanti dei suoi allievi di quello
squadrone. L'associazione gli
donò anche una targa ricordo
(foto) e un attestato di
ringraziamento per la sua
presenza e per quanto aveva dato
al calcio giallorosso. Fabbri è
anche l'allenatore che scoprì
Fabio Capello. Ex Spal e sulla
panchina del Vicenza dal 1976 al
1979, vanta tra i suoi discepoli
Paolo Rossi, il Pablito del
Mondiale spagnolo.
Le sue imprese sono legate
proprio al Lanerossi Vicenza,
con conquistò nell'arco di due
anni una promozione in Serie A e
quindi nel 1977-1978 uno storico
secondo posto nella massima
serie alle spalle della
Juventus. Al termine di quella
stagione Fabbri vinse il
prestigioso riconoscimento del
Seminatore d'Oro come migliore
allenatore italiano dell'anno. |
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