CATANZARO,
11.6.2015
-Nel
corso della
conferenza stampa
tenutasi presso
la questura di
Catanzaro con la
partecipazione del
Procuratore della
Repubblica, dott.
Vincenzo Antonio
Lombardo,
lo stesso ha fornito
alcuni ulteriori
dettagli relativi agli
ultimi sviluppi
dell'inchiesta "Dirty
Soccer" relativa al calcioscommesse:
"Ci
sono due associazioni,
una a Sud che ruota
attorno al Neapolis e
una al Centro-Nord che
ruota attorno alla Pro
Patria"
ha evidenziato Lombardo
che poi
ha parlato della
presunta
combine
della
gara Savona-Teramo:
"Alcuni
giocatori hanno opposto
resistenza e questo va a
loro onore, ma Di Nicola
che è il tramite che ha
ricevuto l'incarico dal
presidente del Teramo
(Campitelli, ndr)
trova un'altra via che è
un dirigente del Savona
(Barghigiani,
ndr)
e questa cosa funziona".
L'attività investigativa
non termina qui: "Altre
partite sono oggetto di
scrutinio, ma non sono
molte. Al telefono si
parla molto e non tutto
quello che si dice
risponde al vero.
Bisogna fare attenzione
tra le telefonate in cui
si parla di reati
commessi in prima
persona e quelle in cui
viene attribuita
responsabilità ad altri,
nel qual caso bisogna
andare più cauti. E' un
lavoro immane fatto
dalla Squadra Mobile
perché sono decine di
migliaia le
intercettazioni".
In chiusura una battuta
sul procuratore federale
Stefano Palazzi: "Ha
già avuto buona parte
della documentazione.
Segue quello che accade
a Catanzaro e ha chiesto
di avere anche
l'ulteriore
documentazione, come
interrogatori e
ordinanze dei Gip. Dovrà
fare valutazioni rapide"
(da
www.tuttolegapor.com)
Clicca qui per altri
particolari...»»»
Il video della
conferenza stampa |
(ANSA) - "Dai primi
atti che ho avuto modo
di vedere c'e' un
profilo di totale
estraneità del
presidente Luciano
Campitelli e della
società del Teramo dalle
accuse che gli vengono
mosse". Così il
legale del numero 1 del
Teramo, l'avvocato
Renato Borzone, comincia
a preparare la strategia
difensiva e sottolinea
come, a suo avviso,
nelle carte relative
alla seconda tranche
dell'inchiesta sul
calcioscommesse della
Dda di Catanzaro 'non vi
siano presupposti tali
da far ritenere il suo
assistito coinvolto in
una frode sportiva'. Le
accuse contestate a
Campitelli e al
direttore sportivo del
Teramo, Marcello Di
Giuseppe, sono quelle di
violazione dell'articolo
1 della legge 401 del
1989: gli viene
contestato, in concorso
con altre tre persone,
di aver alterato il
risultato della partita
Savona-Teramo, quella
che ha regalato a
quest'ultima la
promozione in serie B.
Accusa che l'avvocato di
Campitelli si prepara a
contestare in tutte le
sedi. "È stato
fissato l'interrogatorio
- conclude il legale
- vedremo se il 17 o
in altra data. Intanto
valuteremo tutta la
situazione".
La Polizia ha eseguito
17 arresti, tra carcere
e domiciliari, emessi
dal Gip di Catanzaro
nell'ambito
dell'operazione Dirty
Soccer sul
calcioscommesse. I
provvedimenti riguardano
persone già sottoposte a
fermo il 19 maggio
scorso. Il Gip ha così
confermato il quadro che
aveva portato la Dda
catanzarese ad emettere
i provvedimenti.
I fermi avevano
riguardano i presunti
componenti di due
distinte organizzazioni
attive nelle combine di
partite e di cui,
secondo l'accusa,
facevano parte, a vario
titolo, dirigenti,
allenatori e calciatori
di Serie D e Lega Pro.
Nell'inchiesta ci sono
nuovi indagati, fra
dirigenti e calciatori,
del campionato di
Eccellenza Calabria.
Tra i 5 nuovi indagati
ci sono anche il
collaboratore tecnico
del Parma ed ex
direttore sportivo della
Ternana Giuliano Pesce,
50 anni, ed il
presidente del Teramo
Luciano Campitelli (59).
Hanno poi subito
perquisizioni e ricevuto
un avviso di garanzia il
ds del Teramo Marcello
Di Giuseppe (47), quello
del Savona Marco
Barghigiani (52) ed il
calciatore del San Paolo
Padova Davide Matteini
(33).
'30 mila euro per
combine Savona-Teramo' -
Trentamila euro: sarebbe
stato questo il prezzo
per combinare la gara
Savona-Teramo del 2
maggio scorso, vinta
dagli abruzzesi che con
quel successo hanno
ottenuto la promozione
in serie B dalla Lega
Pro girone B con una
giornata di anticipo. E'
quanto emerge dalle
indagini condotte dalla
squadra mobile di
Catanzaro in
collaborazione con lo
Sco di Roma che stamani
hanno portato a
perquisizioni ed alla
notifica di 5 nuovi
avvisi di garanzia
nell'ambito
dell'inchiesta della Dda
catanzarese Dirty
soccer. Secondo quanto
sarebbe emerso dalle
indagini, la dirigenza
del Teramo avrebbe dato
mandato al direttore
sportivo de L'Aquila
Ercole Di Nicola, già
indagato nella stessa
inchiesta e ritenuto a
capo di una delle due
organizzazioni dedite a
combinare partite,
affinché aggiustasse il
risultato dell'incontro
in favore della squadra
abruzzese. Di Nicola,
secondo l'accusa, si
sarebbe avvalso della
collaborazione di altri
professionisti del
calcio affinché la
proposta di combine
giungesse a
destinazione: Ninni
Corda, allenatore del
Barletta, anche lui già
indagato, e Giuliano
Pesce, collaboratore
tecnico del Parma. Il
presidente del Teramo
Luciano Campitelli ed il
direttore sportivo della
stessa società Marcello
Di Giuseppe avrebbero
poi versato i 30 mila
euro per remunerare
l'opera prestata dagli
indagati per
l'alterazione della
partita.
Presidente Teramo,
verità verrà a galla
-
"Sono più che
tranquillo. Sono sereno.
La verità dovrà per
forza venire a galla".
Così
il presidente del Teramo
Luciano Campitelli,
indagato nell'inchiesta
sul Calcioscommesse per
la gara Savona-Teramo di
Lega Pro. "Continuo a
lavorare per allestire
la squadra per la B:
solo questo mi interessa
al momento". |