SERIE B
Pescara
straripante,
Lanciano beffato
Che potesse vincere a
Perugia era da mettere
in preventivo, ma
l'impresa del Pescara è
andata oltre nel
punteggio e nella
dimostrazione di
autorevolezza che può
spianare la strada verso
la promozione diretta.
Un obiettivo ora
dichiarato da Massimo Oddo il quale, ancora
una volta, si dimostra
non solo allenatore
versatile ma soprattutto
psicologo raffinato,
capace di trasmettere
alla squadra la sua
mentalità vincente. Già,
perchè il 4-0 del
Pescara al "Curi", al
netto delle difficoltà
del Perugia rimaneggiato
e beffato sulla prima
rete, è nato alla
vigilia quando Oddo ha
presentato la trasferta
come il crocevia per la
Serie A. Ha posto la
squadra di fronte alla
responsabilità, pesante
ma doverosa, di
dimostrare la maturità
di ambire alla
promozione diretta che
era mancata in altre
occasioni. La risposta è
stata entusiasmante,
segno che questo Pescara
ora può.
In casa Lanciano
l'aria è ben diversa. I
rossoneri ora devono
dare prova di essere
maturi a lottare a denti
stretti ogni domenica
per conservare la Serie
B. Si dice che il gioco
alla lunga paghi ed è
così, ma intanto
continua a far pagare
dazio in classifica
perchè anche ad Ascoli
la squadra di D'Aversa è
stata beffata da un
golletto dei padroni di
casa nel mezzo di
occasioni buttate al
vento. Emblematica
l'azione dell'ormai fatto
pareggio nel finale che
Di Matteo ha ricacciato
incredibilmente sulla linea
di porta trasformandosi in
(involontario) difensore
ascolano. Il problema è
che le avversità in
campo, assommate a
quelle esterne del
deferimento e alle
mutazioni tecniche dal
calciomercato, rischiano
di minare il Lanciano
soprattutto sul piano
del morale e della
tranquillità.
LEGA PRO
Teramo
risorge, L'Aquila
arranca
Il
Teramo ha riscoperto
se stesso, quello cioè
che anche in trasferta
riesce a imporre la sua
forza, come avveniva in
passato. Il diavolo ha
scelto il palcoscenico
più pericoloso e
intrigante, l'Arena
Garibaldi di Pisa, per
interrompere un digiuno
di vittorie esterne che
durava da mesi e a
Pisa in particolare da ben 40 anni. Il
risultato immediato è
stato uscire dalla zona
play out ma è chiaro che
prima di tutto, proprio
per il valore e per il
credito concesso a un
avversario anche in
stato di grazia, a
beneficiarne è
l'autostima, la
convinzione che, da
adesso in poi, il Teramo
può giocarsela con
chiunque, sempre in
attesa che possano
rientrare punti dalla
revisione delle
penalizzazioni.
Un capitolo dolente,
questo, che invece
sembra frenare ancora
L'Aquila. Contro il pari
quota Arezzo, la
formazione di Perrone ha
mancato, al Fattori,
l'appuntamento del
riscatto dai suoi
rovesci esterni e quella
sua falsa partenza ne
rivela, probabilmente,
uno stato d'animo non
ideale. A rimediare
almeno il pareggio ci ha
pensato l'immancabile
Sandomenico, che sta
all'Aquila come Petrella
sta al Teramo con il
valore aggiunto della
maggiore prolificità
contrassegnata da 7
reti, un terzo di quelle
realizzate in totale dai
rossoblù. Certamente non
basta.
SERIE
D
San Nicolò, Avezzano e
Giulianova sugli scudi,
Chieti e Amiternina in
panne
Il 4-1 con il quale il
San Nicolò ha
violato il "Recchioni"
di Fermo da una parte ha
inorgoglito,
giustamente, il tecnico
Epifani e l'intera
tifoseria del quartiere
teramano e dall'altra ha
suscitato l'ammirazione
generale di addetti ai
lavori e non. Successo
ancora più di valore perchè la Fermana,
ritoccata al mercato,
aveva lanciato segnali
di ripresa. Il San
Nicolò non vinceva in
trasferta dal 3-0 al
Fadini di Giulianova che
fece parlare di
obiettivi diversi, più
ambiziosi,
rispetto a quello
originario della
salvezza e invece fu
seguito da un periodo-no
di risultati. Bene fa
Epifani a ricordare che
prima il San Nicolò deve
superare quota 40 e poi
potrà permettersi di pensare in grande.
Non nasconde mire da
play off e un futuro tra
i professionisti
l'Avezzano del
presidente Gianni Paris
alla luce della vittoria
nel derby con il Chieti
e alla vigilia del
recupero della gara di
Agnone in calendario
domani e del prossimo
turno interno con il
Castelfidardo.
Biancoverdi sulla rampa
di lancio con i motori
accesi.
Il Giulianova
ha vinto, contro l'Agnonese,
la partita forse più
brutta disputata al
Fadini. Ma quei tre
punti conquistati in
maniera fortuita e
insperata hanno avuto un
effetto immediato
corroborante: sorpasso
sulla stessa Agnonese e
sull'Amiternina, ed
ultimo posto lasciato
alle due concorrenti alla
salvezza diretta. Tutto
questo registrando
280 spettatori e €
843,00 d'incasso
compresa la quota
abbonati. Il deserto, in
pratica...Riflessione d'obbligo.
L'Amiternina,
appunto. La squadra di
Scoppito è caduta allo
scadere nell'altro
scontro diretto con la
Vis Pesaro che, dal suo
canto, ha allargato la
distanza dalla zona
retrocessione. E nel
prossimo turno è in
calendario un derby
Amiternina-Giulianova
che sa molto di "mors
tua, vita mea"
E a proposito di
derby-fratricida, il
Chieti si lecca le
ferite per il 2-0 subito
ad Avezzano, seconda
sconfitta consecutiva
che ha indotto Ronci ad
annunciare le sue
dimissioni. Il tecnico
non è nuovo a queste
prese di posizione per
scuotere la
squadra, era accaduto
anche a Giulianova. Brutto segno di
insicurezza, dopo la
tiratina d'orecchi ai
tifosi nella partita
precedente persa con la
Fermana all'"Angelini".
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