TERAMO,
25.6.2019
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La S.s.
Teramo Calcio rende noto che i calciatori Marco
Soprano e Matteo Tomei, dal primo luglio prossimo,
saranno tesserati con la società biancorossa, mentre
l’attaccante Riccardo Cappa (13 presenze e un gol
nella stagione passata), classe 1999, prolungherà la sua
esperienza in forza al diavolo fino al 30 giugno 2022.
Soprano,
ventitreenne difensore
centrale originario
di Venezia, ha
sottoscritto un accordo
di natura triennale
e proviene da quattro
annate in terza serie,
l’ultima delle quali con
la maglia della
Fermana, dove ha
trovato continuità (31
presenze) e costanza di
rendimento.
«È stata una
trattativa lampo –
le sue prime parole -
avevo altre richieste,
poi venerdì scorso mi ha
contattato il mio
procuratore, mi sono
informato e ho percepito
ambizioni interessanti
relativamente a questo
nuovo progetto,
chiudendo in pochi
istanti. Ho iniziato il
mio cammino con il
Venezia all’età di
undici anni, quindi
Padova e Liventina,
sempre nel Settore
giovanile, prima di
essere acquistato a 14
anni dal Genoa, con cui
ho fatto tutta la
trafila dai Giovanissimi
fino alla Primavera per
cinque stagioni
consecutive, con annesse
tre panchine nella
massima serie senza,
tuttavia, mai esordire.
Da lì è iniziata la mia
sequela di prestiti, tra
Cosenza, Bassano, Fano
e, nell’ultima stagione,
Fermo, dove ho avuto
modo di mostrare le mie
qualità con più
costanza. Sono un
centrale, ho sempre
ricoperto questo ruolo,
sia nella difesa a tre
che a quattro. Conosco
Teramo per averci
giocato contro, anche se
nella sfida di una
stagione fa al “Bonolis”
ero squalificato: dagli
spalti, però, ho
compreso il calore e la
passione del pubblico».
Esperienza e
professionalità sono gli
ingredienti che da oltre
tre lustri
caratterizzano la
carriera del portiere
trevigiano Matteo
Tomei,
trentacinque anni
tra qualche giorno, che
ha firmato con il
Diavolo fino al 30
giugno 2020. Un
percorso ricco, il suo,
vissuto tra la Serie D e
la C, con le ultime
sei annate da titolare
indiscusso con le maglie
di Real Vicenza e
Pordenone (doppio
biennio), Siracusa e,
nel campionato appena
archiviato, Vis
Pesaro.
«Sono cresciuto a
livello giovanile con
Udinese e Padova –
le sue prime
dichiarazioni da
“Diavolo” - fino alla
Primavera in terra
veneta. Ho girato tanto
per vari motivi,
compresa un’esperienza
di una stagione e mezza
in Scozia e ho potuto
provare anche l’emozione
di segnare un gol, ai
tempi dell’Itala San
Marco in Serie D. Sono
tre gli allenatori che
ringrazierò sempre:
Bianco, Colucci e Tedino
ed alle dipendenze di
quest’ultimo ho giocato
per un bel quadriennio,
tra Pordenone e San Donà.
Non nego come la prima
chiamata l’abbia
ricevuta da lui mentre
ero in ferie a Siracusa:
ha fatto seguito quella
del Ds Federico, abbiamo
imbastito un discorso ed
il matrimonio è stato
consequenziale. In campo
mi piace far parte
attiva della manovra
giocando con i piedi: da
parte mia ci sarà sempre
il massimo impegno e mi
auguro con tutto il
cuore che si possa
vivere un campionato
all’altezza delle
aspettative della
piazza. Non vedo l’ora
con la mia famiglia di
visitare presto la
città: nel frattempo
posso solo dire che
giocare contro il Teramo
(l’anno scorso fu
assoluto protagonista
nella doppia sfida,
parando anche un calcio
di rigore, ndr),
nella sua casa, non è
mai stato semplice,
visti l’attaccamento e
la vicinanza del
pubblico. E poi, nel
panorama
professionistico, non
devo certamente essere
io a scoprire Teramo…». |