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  No Petrolio: Maria Rita D'Orsogna scrive a Rocco Papaleo lucano

Los Angeles, 17.02.2012 - Dal blog di Maria Rita D'Orsogna pubblichiamo: 


Los Angeles, 17.02.2012 - Dal blog di Maria Rita D'Orsogna pubblichiamo la lettera aperta all'attore Rocco Papaleo lucano: E sulle gentili note del Festival di SanRemo, i petrolieri, non sazi, sfragellano la Basilicata.    Gentile Rocco Papaleo,
Si parla tanto di lei in questi giorni per la sua partecipazione al festival di San Remo, finanziato dall'ENI. Anche se forse a lei non importa, sono un po' rattristata e avvilita dall'unione di queste due cose: un lucano famoso e l'ENI a condividere un palcoscenico davanti a milioni di persone.

Vede, quando e' arrivato a Los Angeles "Basilicata Coast to Coast" mi ero organizzata per andare a vederlo con un gruppo di amici: me lo ricordo ancora, era al festival del cinema italiano, a Hollywood. Appena ho saputo che era stato sovvenzionato dalle ditte petrolifere, inclusa la Total, mi sono rifiutata di andarci.
Mi sembrava troppo immorale regalare i miei dieci dollari, per quanto insignificanti, ad una macchina di propaganda, pagata dai petrolieri per far vedere che e' tutt'apposto, nascondendo la testa nella sabbia.
Signor Papaleo: lei e' lucano e non puo' non sapere che l'ENI negli scorsi 20 anni ha letteralmente distrutto ogni cosa che ha toccato in Basilciata. Anche se non ho visto Basilicata Coast to Coast, ho visto la Basilicata vera, ho parlato con la gente in carne ed ossa, ho ascoltato storie e visto paesaggi di una regione di cui pare importare poco al resto d'Italia.
Io non sono nessuno e mi ritrovo a fare battaglie ambientaliste per caso. Un giorno l'ENI arrivo' in Abruzzo e decise che voleva spiantare i vigneti della mia infanzia per farci un nuovo centro oli, una nuova Viggiano. Ho dato tutto quello che avevo, perche' non potevo lasciare a questa fabbrica di morte chiamata ENI di distruggere la mia terra. Da allora e' diventata una sorta di dovere morale per me fare quel che posso per non dargliela vinta a questi prepotenti signori del petrolio, che sia in Lombardia o in Sicilia, che sia in Basilicata o in Veneto.
La lista degli scandali ENI e' troppo lunga per raccontarla in breve, ma c'e' di tutto, corruzione, bugie, inquinamento, propaganda, soldi. E lei da lucano dovrebbe saperlo meglio di me.
Come detto, io non sono nessuno, ma lei si. Con Sanremo la conosce ora tutta l'Italia.
Non sente, un pochino almeno, il dovere di fare, di dire qualcosa, contro questo scellerato raddoppio che l'ENI si prepara a compiere in Basilicata?
Non sente un pochino la voglia di usare la sua fama per qualcosa che duri di piu' che quattro serate con Belen smutandata?
Di denunciare i laghi inquinati, i pozzi dietro gli ospedali, le dighe con idrocarburi e pesci morti, la puzza di idrogeno solforato?
Di dire pubblicamente a Vito Di Filippo e a Paolo Scaroni, la Basilicata ha gia' dato?
Lei mi dira': e che ci posso fare io? Mica posso mettermi contro l'ENI.
Lo so, e' difficile. Ma nella vita certe volte si devono fare proprio le cose difficili: e' questo che ci rende memorabili, che resta per il futuro, che fa crescere noi, la nostra gente, i nostri figli. Lo fanno le persone normali, per quel che possono, credo che possa farlo anche lei.
Il dovere. La responsabilita'. L'usare il potere, la fama, per fare il bene. Il fare le cose giuste anche se difficili.
Che parole scomode, che parole belle.

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...E sulle gentili note del Festival di SanRemo,
i petrolieri, non sazi, sfragellano la Basilicata

I commenti

21.0.2.2012 - Chi ci aiuterà a risollevare la Basilicata da questo accanimento sulla devastazione del territorio sia per il petrolio che per le scorie radioattive, i rifiuti industriali che con indifferenza vengono scaricati qui. Giusto dire che è un crimine verso il popolo lucano che tanto  ha creduto e tanto ha dato a questa terra? Sono amareggiata.

Maria Grazia Tarulli

 
 

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