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REGIONE 2015

 

Discarica abusiva Colle Marconi: il M5s difenderà il territorio in ogni sede

 

CHIETI, 29.6.2015 – Non resteranno certo a guardare la propria terra bruciare tra fumi tossici i portavoce del Movimento Cinque Stelle Abruzzo che annunciano di fare tutto quanto in loro potere per far luce sui responsabili che questa volta, auspicano, non resteranno impuniti. L’incendio alla discarica abusiva tra Chieti e Bucchianico, sito già denunciato nel 2014 dal M5S, ha dato il via ad una serie di azioni istituzionali che i portavoce abruzzesi del M5S porteranno avanti in ogni grado delle istituzioni.

I portavoce stanno predisponendo un esposto alla Procura per chiedere di accertare le responsabilità delle istituzioni e, in particolare del Sindaco Umberto Di Primio, che non è intervenuto nella rimozione, nell’avvio a recupero e/o smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi, come previsto dal codice dell’ambiente e ribadito dal PRGR adottato con legge 45/2007.

Inoltre, come anticipato ieri nell’agorà di Piazza G.B.Vico alle centinaia di cittadini intervenuti al sit-in di protesta, i parlamentari presenteranno richiesta di apertura di un fascicolo presso la “Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati” per far luce su alcuni aspetti, al momento poco chiari, che ruotano intorno alla vicenda e che potrebbero coinvolgere anche altre istituzioni e sulle quali valuteremo eventuali altre iniziative.

Presenteranno una risoluzione in Consiglio Regionale volta a impegnare la Giunta Regionale all’adozione del Piano di Bonifiche Regionale e lo stanziamento dei relativi fondi per la realizzazione delle opere.

Il M5S in Comune, Regione e Parlamento è impegnato a far luce sull’intera vicenda e spingere le istituzioni per una soluzione su una calamità che, ancora una volta, ha colpito tutti gli abruzzesi.

I cittadini hanno il diritto di essere tutelati da chi li governa con azioni concrete e non solo con parole o sfilate sui luoghi delle tragedie.

 
 

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M5S: «La Regione Abruzzo non ha un piano regionale per le bonifiche»

 

CHIETI, 29.6.2015 – «Sono circa un migliaio i siti potenzialmente inquinati nella Regione Abruzzo. La discarica Di Colle Marconi è solo l’inizio».  A sostenerlo è il Movimento 5 Stelle che già nel  febbraio 2014 presentava un dossier dove venivano evidenziati oltre mille siti potenzialmente inquinati.

«Fu realizzata una mappa interattiva ancora consultabile oggi http://www.movimento5stelleabruzzo.it/home/gaia/index.html» spiega Sara Marcozzi consigliere Regionale, che pone l’attenzione sulla pericolosità di queste aree e sul potenziale inquinante. «Allora qualcuno in Regione - incalza la Marcozzi  - minacciò addirittura querele per procurato allarme, ma oggi i fatti ci danno ragione».

La discarica di Colle Marconi in provincia di Chieti è solo un tassello del macabro mosaico di discariche abusive della nostra regione. Se le casse dei comuni, anche a causa della politica del governo Renzi, sono di fatto svuotate la Regione deve attivare immediatamente un piano straordinario di bonifiche che censisca di nuovo tutte le aree potenzialmente inquinate e liberi fondi vitali per la messa in sicurezza bonifica e ripristino ambientale delle aree interessate.

 

IL PIANO FANTASMA

L’Art 239 al comma 3 del codice Ambiente, prevede che la bonifica e il ripristino sono disciplinati da Regione con apposito piano Regione Abruzzo. Ma ad oggi la Regione non ha ancora ottemperato all’approvazione di un piano regionale per le bonifiche, ma solo un’ anagrafe disciplinare tecnico dei siti contaminati.

«E’ necessario portare in consiglio  Regionale il piano delle bonifiche come previsto dal codice dell’ambiente», sostengono i consiglieri pentastellati. «All’articolo 55 - spiegano - del vigente piano regionale dei rifiuti, dispone che il Consiglio Regionale predisponga l’aggiornamento del piano di bonifica delle aree contaminate ( o dei siti abbandonati) su impulso della Giunta  Regionale. Pertanto chiediamo al presidente D’Alfonso di adoperarsi in tal senso vista l’emergenza ambientale della sua regione».

«Inoltre - continuano i pentastellati - l’art. 57 prevede le fonti dalle quali dovrebbe essere alimentato il fondo regionale per gli interventi di prevenzione dagli inquinamenti e risanamento ambientale. Ad oggi non ci sono fondi, con evidenza tali fondi non sono stati considerati  una priorità per la Regione Abruzzo».

 

LA RESPONSABILITA’ DEL COMUNE

«L’art  56 dello stesso piano regionale dei rifiuti - spiega Ottavio Argenio, consigliere comunale Chieti - dispone che il sindaco del comune territorialmente competente disponga con ordinanza le operazioni di recupero, rimozione, smaltimento e ripristino dello stato dei luoghi con ordinanza, fissando un termine perentorio, decorso il quale è tenuto a provvedere d’ufficio. Questo non è stato fatto», insiste Argenio.

 

AZIONI IN PARLAMENTO

«Mi attiverò per chiedere al mio collega, Stefano Vignaroli, Vice Presidente della commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientale ad essi correlati -  informa Gianluca Vacca - di aprire un fascicolo per fare luce sulle inerzie che avvolgono l’operato degli inquirenti in questa tragica vicenda. Chiederò, inoltre, al Ministro della Giustizia se la procura di Chieti, in seguito alle informazioni emerse dall’inchiesta giornalistica del quotidiano Il Centro, si è attivata per avviare indagini e anche predisponendo il sequestro e l’acquisizione della documentazione della discarica in questione».

 
 

M5S: la nostra terra dei fuochi!

 

CHIETI, 28.6.2015 – La discarica illegale situata tra Chieti e Bucchianico, in località Colle Marcone, è andata a fuoco. Da ieri notte, bruciano piombo, batterie esauste, sacchi con scarti industriali, medicinali e rifiuti ospedalieri, ecoballe ed altri materiali non ancora identificati per i quali siamo in attesa dei risultati degli esami da parte dell’Arta e della Asl. Questo il quadro al quale abbiamo assistito inermi: strada Provinciale 8 non percorribile da oltre un anno e vigili del fuoco impossibilitati ad intervenire con gli idranti. Le informazioni raccolte sul posto non certo migliori visto che l'intervento dell’elicottero non si sarebbe potuto avere prima delle 5 del mattino. Scene inquietanti a cui, nostro malgrado, assistevamo inermi come purtroppo d'abitudine in un paese in cui si interviene solo a tragedia avvenuta e mai in via preventiva.

Scene da ecomafie nella terra dei fuochi: stesso modus operandi della criminalità organizzata che preferisce bruciare e cancellare per sempre le prove dei misfatti, ma noi "gufi grillini" avevamo già denunciato da più di un anno, il potenziale inquinante ed i pericoli legati a quell’area, peraltro già interessata da un procedimento penale risalente al 2009 e già concluso. L’intero sito quindi doveva essere bonificato, anche al fine di evitare che potessero verificarsi simili episodi e soprattutto con lo scopo di ripristinare le condizioni di igiene e sicurezza pubblica.

Da tempo il MoVimento 5 Stelle si è occupato del problema, soprattutto grazie all'azione di Alfredo Mantini di Bucchianico che a più riprese ha chiesto di liberare la strada Provinciale dalla frana, da ultimo con una nota indirizzata al Prefetto, evidenziando proprio i rischi connessi all'impossibilità di accesso per i mezzi di soccorso. Anche la presenza della discarica era ben nota ed abbiamo continuato a chiedere interventi istituzionali per capire cosa contenesse, se ci fossero rischi per la salute dei cittadini ed in ogni caso, interventi di bonifica.

Di chi allora le responsabilità? Dov’era il Comune di Chieti ed il suo Sindaco quali soggetti istituzionali preposti alla bonifica ed alle attività di prevenzione. Dov’era il Presidente della Provincia che, nonostante le ripetute segnalazioni e proteste dei cittadini, ha sempre procrastinato gli interventi di ripristino della viabilità sulla strada di sua competenza? E il prefetto che non ha neppure risposto alla richiesta inoltrata da Alfredo Mantini?

Anche la Procura non sembra esente da responsabilità in ordine all'accertamento dei fatti, soprattutto con riguardo alle omesse attività di bonifica. Non da ultimo la Regione Abruzzo, lontana dal comprendere quanto è importante investire fondi nella prevenzione, bonifica e ripristino delle condizioni ambientali.

Il MoVimento 5 Stelle chiede, a gran voce, che il Sindaco Di Primio si faccia parte attiva con immediatezza: non solo informi la cittadinanza sui possibili rischi legati alla salute, ma con altrettanta decisione, intervenga presso la Regione, dove continueremo a far sentire alta la nostra voce. Il M5S Chieti non darà tregua al Presidente D’Alfonso: dovranno essere reperiti i fondi necessari per la bonifica, anche per altri siti, altrettanto pericolosi, che insistono sul territorio comunale (S.I.R. Chieti Scalo).

 
   
 

M5S Abruzzo

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Chieti: A fuoco la discarica abusiva di Colle Marconi

 

CHIETI, 28.6.2015 - Un incendio di origine ritenuta quasi certamente dolosa è scoppiato nella notte tra sabato 27 e domenica 28, nella discarica abusiva di Colle Marconi a Chieti. Al rogo rifiuti di ogni genere: sostanze tossiche, pile, immondizia, plastiche e vetri. Evacuate le abitazioni vicine. L'intervento dei Vigili del fuoco ha anche subìto un ritardo per la difficoltà nel transitare lungo la strada franata che circonda la discarica abusiva. La strada provinciale della zona Colle Marconi, che collega Chieti a Casalincontrada, è infatti interrotta da mesi.

 

 

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