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REGIONE 2015

 

Sel Abruzzo al Pd: «Le modifiche alla legge elettorale vanno condivise»

 

PESCARA, 25.7.2015 - Pur essendo forza di governo regionale apprendiamo dalla stampa che Camillo D’Alessandro ha presentato alcune proposte di modifiche alla legge elettorale regionale e allo Statuto.
Come SEL Abruzzo riteniamo che si debba aprire una più vasta ed approfondita discussione sulla legge elettorale da modificare, coinvolgendo tutti i partiti sia di maggioranza che di minoranza, come pure i cittadini attraverso apposite assemblee da organizzare. La definizione dei collegi, la preferenza di genere e le soglie di sbarramento sono questioni importanti da discutere con gli abruzzesi.
SEL Abruzzo ritiene fortemente sbagliata la proposta di aumentare le soglie di sbarramento di coalizione al 6% e di lista al 3 per cento.


Tommaso Di Febo Coordinatore Regionale SEL interviene sulla proposta di riforma elettorale regionale: «La definizione del numero dei collegi per la rappresentanza dei territori nonché l'importante e necessaria preferenza di genere devono essere legate a rafforzare il rapporto eletti–elettori e proprio per questo devono essere discusse seriamente anche con i cittadini nei territori. Nello specifico i collegi non possono essere definiti dall'alto».

Di Febo ha rimarcato la netta contrarietà alla proposta di aumento delle soglie di sbarramento : «Innanzitutto le regole democratiche vanno discusse da parte di tutti i partiti sia di maggioranza che di minoranza, e sulla proposta di una nuova legge elettorale occorre evitare l’imposizione di soglie di sbarramento elevate e antidemocratiche».

Poi continua il Coordinatore Regionale: «SEL Abruzzo è nettamente contraria all'innalzamento delle soglie di sbarramento. Infatti riteniamo che per ridurre la frammentazione e garantire la governabilità non sono necessarie assurde e punitive soglie di sbarramento. Occorre invece garantire, con equilibrio e senza prevaricazioni, che tutti possano avere voce in consiglio regionale con soglie di sbarramento ragionevoli».

Infine la domanda di Di Febo : «Perché su questo tema così importante il Pd non ha aperto prima una discussione con i partiti alleati al governo regionale?».

   
 

SEL ABRUZZO

 

 

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