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PROVINCIA 2016

E' morto Marco Pannella, aveva legami anche con Giulianova

 

ROMA, 19.5.2016  - Giacinto Pannella, detto Marco,  è morto oggi in una clinica privata a Roma, dove era ricoverato da mercoledì sera. Nato a Teramo, il 2 maggio 1930, aveva 86 anni. Da tempo era malato di cancro. Dopo avere iniziato a fare politica negli 50 con il Partito Liberale, è stato  leader storico del Partito Radicale, con il quale ha contribuito alla conquista di molti diritti civili e umani, diventando anche uno dei politici più importanti e influenti della storia della repubblicana dell’Italia. Di recente è stato insignito della cittadinanza onoraria di Teramo con la consegna delle chiavi della città. A Giulianova aveva forti legami di parentela con la famiglia Tacchetti ed è stato proprietario di due storici edifici: uno sul Lungomare Zara, dove ora è il Caffè del Mar, e l'altro all'incrocio con Via Thaon di Revel, conosciuto come la "fetta di cetrone".

 

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Il cordoglio del Sindaco di Giulianova

 

Il sindaco Francesco Mastromauro esprime il suo cordoglio per la morte di Marco Pannella.

“La sua scomparsa mi addolora profondamente. Con Marco avevo un rapporto di amicizia sincera, alimentato ma non certo esaurito dalla stima per le sue battaglie civili e per il comune amore per la nostra terra. L'ultima volta che ci siamo visti con colui che giornalisticamente non a torto è stato definito il San Francesco dei diritti civili, è stato il 21 aprile 2013 proprio qui a Giulianova, al Kursaal, in occasione del simposio dei Radicali al quale peraltro partecipò anche Emma Bonino. Un piacere immenso dialogare con lui, una persona di statura eccezionale. E non mi riferisco ovviamente all'altezza fisica. Forse non è a tutti noto il fatto che egli avesse devoluto lo stipendio di parlamentare ai giocatori dello Zambia, squadra che aveva perso il 19 settembre del 1988 allo stadio Mu Dung di Gwangju, in Corea del Sud, contro i nostri azzurri per sottolineare gli eccessivi compensi del calcio nazionale. E probabilmente è poco nota anche la sua condizione sostanziale di nullatenente per avere devoluto i suoi averi al Partito Radicale, di cui pure sono tesserato. Comprese le somme derivanti dalla vendita dei suoi immobili di Teramo e di Giulianova, città in cui vantava legami parentali con la famiglia Tacchetti. Insomma, davvero una persona straordinaria la cui scomparsa priva non solo l'Abruzzo ma l'Italia intera di un vero gigante”.

 

 

 

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