La Guardia Costiera
intensifica i controlli sulla filiera ittica in vista
delle festività natalizie
GIULIANOVA,
24.12.2025 -
Con l’avvicinarsi delle
festività natalizie – periodo in
cui la domanda di prodotti
ittici registra un sensibile
incremento –, la Guardia
Costiera ha avviato l’operazione
complessa nazionale denominata
“FISH_NET”, un
articolato dispositivo di
prevenzione e vigilanza
sull’intera filiera della pesca:
dalla cattura del prodotto in
mare, fino alla sua
distribuzione al consumatore
finale.
L’iniziativa, in linea con il
“Piano Operativo Annuale” dei
controlli definito nell’ambito
della Cabina di Regia
istituita presso il Ministero
dell’agricoltura, della
sovranità alimentare e delle
foreste, nasce dalla
necessità di garantire prodotti
sicuri e tracciabili, tutelando
sia l’ambiente marino, che gli
operatori del settore rispettosi
delle regole e, ovviamente, i
cittadini consentendo loro di
effettuare scelte di acquisto
realmente consapevoli.
Un impegno – questo – che, oggi,
assume un valore ancora più
significativo, alla luce del
recente riconoscimento della
cucina italiana quale Patrimonio
Culturale Immateriale
dell’Umanità da parte
dell’UNESCO. In questo
quadro, il monitoraggio della
filiera ittica e la tutela delle
risorse marine rappresentano un
presidio di legalità ed allo
stesso tempo, contribuiscono
direttamente alla protezione e
alla valorizzazione di un
patrimonio culturale,
riconosciuto a livello
internazionale. Garantire che i
prodotti di mare siano
sostenibili, tracciabili e
conformi alle normative,
significa, infatti, rafforzare
l’eccellenza di un sistema
gastronomico che, oggi,
appartiene all’umanità intera.
OBIETTIVI E FASI
DELL’OPERAZIONE
L’operazione “FISH_NET”,attiva su tutto il
territorio nazionale, si è
articolata in due fasi
complementari, concepite per
presidiare tutti i punti critici
della filiera, in un periodo
dell’anno particolarmente
delicato.
La prima fase ha
interessato principalmente
l’ambito marittimo, con
controlli in mare e presso i
punti di sbarco del pescato. In
tale contesto, gli equipaggi
delle Unità navali della Guardia
Costiera hanno svolto un’intensa
attività di pattugliamento,
finalizzata a individuare
tempestivamente eventuali
comportamenti in violazione
della normativa vigente, fin dal
momento della cattura del
prodotto. Questa fase ha
consentito di intercettare
all’origine fenomeni di pesca
illegale e condotte
potenzialmente lesive
dell’ecosistema marino.
La seconda fase,
attualmente in corso, ha
riguardato e riguarderà nei
prossimi giorni il segmento
terrestre della filiera, con
particolare riferimento al
settore commerciale, alla
ristorazione, al trasporto ed
alla logistica interna: ambiti
in cui, soprattutto nelle
settimane precedenti alle
festività, si registra un
significativo incremento dei
flussi commerciali.
L’attenzione è rivolta ai
principali snodi della catena
distributiva del prodotto ittico
– dai mercati ittici
all’ingrosso ai ristoranti e
agli esercizi commerciali, dalle
piattaforme logistiche e dai
centri di trasformazione ai
trasportatori ed alla filiera
del freddo –, includendo anche i
canali online, l’e-commerce ed i
social network, sempre più
utilizzati per la vendita di
prodotti alimentari e, talvolta,
strumento di pratiche
irregolari.
L’obiettivo prioritario di
questa fase è la tutela
dell’informazione al consumatore
finale e la protezione del
mercato nazionale da frodi in
commercio, pubblicità
ingannevole, concorrenza sleale,
mancata tracciabilità del
prodotto e da ogni forma di
pesca illegale, non
regolamentata e non dichiarata.
LA MACCHINA ORGANIZZATIVA
Anche quest’anno, l’impegno
profuso è stato particolarmente
rilevante. Il Centro di
Controllo Nazionale della Pesca
(C.C.N.P.) del Comando
Generale della Guardia Costiera
ha coordinato l’azione dei 15
Centri di Controllo Area Pesca (C.C.A.P.)
distribuiti sul territorio
nazionale, assicurando un
dispositivo capillare e
costante. L’operazione ha visto
l’impiego di oltre 3.600
militari e oltre 1.000, tra
mezzi navali, aerei e terrestri
della Guardia Costiera ed ha
portato, ad oggi,
all'effettuazione di circa
9.000 controlli, che
consentiranno agli italiani di
acquistare sul mercato prodotti
ittici di qualità e garantiti,
valorizzando il lavoro degli
operatori del settore in regola
con le normative vigenti, anche
a tutela del “made in Italy”.
RISULTATI DELL’OPERAZIONE
“FISH_NET”
I dati che seguono confermano
l’efficacia del dispositivo
operativo messo in campo. Le
verifiche effettuate hanno
permesso di intercettare
numerose irregolarità, impedendo
che prodotti non conformi
venissero immessi sul mercato.
Ad oggi, questi i principali
risultati:
-
600 illeciti accertati,
tra violazioni amministrative e
penali;
-
942 attrezzi da pesca
sequestrati;
-
130 tonnellate di
prodotto ittico sequestrato;
-
sanzioni pecuniarie per
un importo complessivo che
sfiora il milione di euro.
L’IMPEGNO ANNUALE DELLA
GUARDIA COSTIERA
L’operazione “FISH_NET”
rappresenta un momento di
particolare intensità operativa,
ma non esaurisce l’attività
quotidiana svolta dalle
Capitanerie di porto – Guardia
Costiera nel corso dell’intero
anno. Nel 2025, infatti,
l’attività ispettiva è
proseguita senza soluzione di
continuità, con controlli
programmati e mirati sia in
mare, sia lungo tutta la filiera
commerciale.
I dati annuali, riferiti al
2025, evidenziano:
-105.000
controlli complessivi
eseguiti tra mare e terra;
-
572 tonnellate di
prodotto irregolare sequestrato,
sottratte al circuito
commerciale;
-
5.220 sanzioni pecuniarie
per un totale di 7,7 milioni
di euro.
I dati ci restituiscono la
fotografia di un impegno
costante della Guardia Costiera,
finalizzato a presidiare la
legalità, tutelare la risorsa
marina e promuovere una filiera
trasparente, sostenibile e
competitiva.
“L’operazione
FISH_NET – ha
dichiarato l’Ammiraglio
Ispettore Capo Sergio Liardo,
Comandante Generale delle
Capitanerie di porto –
testimonia il ruolo centrale che
la Guardia Costiera svolge nella
tutela della pesca marittima.
Grazie a un dispositivo di
controlli consolidato e
capillare, il Corpo è in grado
di intervenire su ogni segmento
della filiera, affinché sulle
tavole degli italiani arrivi un
prodotto sicuro, tracciabile e
di qualità. La salvaguardia
dell’ambiente marino ed il
rispetto del lavoro degli
operatori onesti sono delle
nostre priorità assolute,
soprattutto in un periodo di
intensa attività commerciale
come quello natalizio e di fine
anno”.
RISULTATI DELLA DIREZIONE
MARITTIMA DI PESCARA:
Numerose e diversificate sono state le verifiche
condotte, nel corso dell’operazione nazionale
FISH_NET presso i punti di sbarco, nei mercati
ittici e nei centri di distribuzione della Direzione
Marittima dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole
Tremiti, di seguito si riportano alcune delle operazioni
più significative.
Nell’ambito di un’attività di controllo lungo la filiera
della pesca, il 14° Centro di controllo area pesca (C.C.A.P.)
ha ispezionato un deposito conto terzi di prodotti
ittici situato nella provincia di Chieti. Durante
l’ispezione, gli ispettori hanno operato il sequestro
amministrativo cautelare di circa 1.200 tonnellate di
totani atlantici congelati detenuti in assenza di
tracciabilità in violazione delle vigenti normative
che disciplinano la materia, con una sanzione
comminata di € 1.500.
Nella provincia di Campobasso, invece, durante
un’attività di controllo presso un grossista di prodotti
ittici, gli ispettori pesca hanno proceduto al sequestro
cautelare di circa 600 kg di prodotto ittico
congelato. Il prodotto, costituito da diverse specie
ittiche, e prossimo alla scadenza era detenuto per la
successiva commercializzazione, in violazione delle
vigenti normative di settore, per cui è stata applicata
la sanzione prevista di € 2.000.
Continua, inoltre, il contrasto alla pesca intensiva
delle Vongole (Chamalea gallinea) in
territorio abruzzese, infatti, a seguito di svariate e
mirate attività investigative e di un’attenta e
preventiva acquisizione di informazioni, nei porti di
Pescara, Ortona e Giulianova sono state effettuate
operazioni condotte simultaneamente e sono state
sequestrate 1.100 tonnellate di vongole, rinvenute a
bordo sia di pescherecci che di automezzi, pescate e/o
detenute in violazione alle norme sulla tracciabilità e
sul quantitativo massimo pescabile giornalmente, per un
importo complessivo sanzionatorio di € 5.500.