Direttore  Responsabile Ludovico RAIMONDI

 

www.giulianovailbelvedere.it, sede legale a Giulianova (Te), Viale dello Splendore 12/a
@CONTATTI
 
 
 

 

 

 

News
provincia 2025

 

 
Anniversario 5 maggio
«Ospedale Val Vibrata, 40 anni e… tante promesse non mantenute»
 

SANT'OMERO, 3.5.2025 - Dal Comitato a tutela dell’Ospedale Val Vibrata e della Sanità Pubblica riceviamo e pubblichiamo

Come ogni compleanno che si rispetti, anche quello dell’Ospedale Val Vibrata – 40 anni tondi tondi il 5 maggio – sarà celebrato con tanto di cerimonia, ospiti illustri, dichiarazioni solenni e, si spera, anche qualche fotografia commemorativa.

Ora, a un festeggiato che compie gli anni di solito si portano regali. Ma non regali qualsiasi: regali utili, pensati secondo i bisogni reali del destinatario.

E allora, cosa può desiderare per il suo compleanno un ospedale pubblico, che da anni fa i conti con carenze croniche di personale, disparità evidenti rispetto ad altri presìdi sanitari del territorio e la soppressione di due UOC, come recentemente deciso dalla Regione, di cui una già attuata dalla ASL?

Letti automatizzati? Ne sono arrivati alcuni, è vero. Due reparti ringraziano.
Ma è un po’ come regalare le ciabatte a chi ha perso la casa.

Il Comitato a tutela dell’Ospedale Val Vibrata e della Sanità Pubblica qualche idea ce l’ha, su quali dovrebbero essere i veri “regali” da portare il 5 maggio.

Ecco la lista (non esaustiva):
4 internisti
5 anestesisti
3 cardiologi
4 pediatri
4 urgentisti per il Pronto Soccorso
5 medici per il 118
almeno 10 infermieri
almeno 10 operatori socio-sanitari (OSS)
e infine, magari invece della torta, anche il ripristino delle UOC di Ostetricia-Ginecologia e Chirurgia, inspiegabilmente cancellate.

Sono richieste esagerate?
Troppo dispendiose?
O semplicemente doverose, se davvero si vuole che l’ospedale viva altri 40 anni con dignità?

Il Comitato ritiene che questi investimenti non solo siano giustificati, ma che produrranno benefici ben oltre i confini della Val Vibrata.

Ai rappresentanti delle istituzioni che interverranno – dal Presidente Marsilio, all’Assessore Verì, fino ai protagonisti teramani della scena politica regionale (Gatti, Di Matteo, D’Annuntiis, Rossi) – rivolgiamo un invito:
sorprendete l’ospedale. Non con parole. Con fatti.

Perché a 40 anni non si vive più di promesse.
E il futuro della sanità pubblica non si festeggia: si costruisce.

 

 

Correlato

Declassamento UOC di Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale Val Vibrata: servono chiarezza e coerenza

 

Negli ultimi mesi, la situazione riguardante l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Val Vibrata ha sollevato numerose perplessità, a partire dalla decisione di declassare la struttura da UOC (Unità Operativa Complessa) a due UOS (Unità Operative Semplici).

Colpisce la modalità scelta dalla ASL per comunicare la presunta continuità dei servizi: manifesti pubblicitari affissi in tutta la vallata, poco consoni a una tematica così delicata come quella sanitaria. Un'iniziativa tanto insolita quanto inutile, considerando che la qualità del lavoro svolto dal personale sanitario del reparto è ben nota alla cittadinanza.

Preoccupa, inoltre, la risoluzione recentemente approvata dalla V Commissione del Consiglio Regionale, che conferma la delibera ASL del 2024. In essa si parla di una “trasformazione” della UOC in UOS, ma nei fatti si tratta di una soppressione della UOC, sostituita da due UOS.
Una differenza tutt’altro che formale.

Desta perplessità anche l'affermazione secondo cui questa riorganizzazione non comporterebbe riduzioni nei livelli assistenziali o aumento della mobilità passiva. È lecito chiedersi su quali basi si fondi tale certezza, considerata l’importanza strategica della figura del primario, garanzia di qualità, autonomia gestionale e innovazione dei servizi, che così facendo viene invece soppressa.

È sufficiente citare un esempio concreto: fu proprio grazie alla struttura UOC che nel 2011 fu introdotto il servizio di Partoanalgesia, allora primo in Abruzzo.

Infine, appare ridondante l’invito, contenuto nella risoluzione, a monitorare gli effetti della riorganizzazione: tale verifica è già prevista dalla delibera stessa, che stabilisce una fase di osservazione semestrale con l’impegno a evitare flessioni nei servizi.
La domanda sorge spontanea: questa delibera, i commissari, l’avranno letta?

In definitiva, restano molte domande aperte.


È auspicabile che si faccia piena luce su come e perché si sia arrivati a questa insensata scelta, e che venga garantita la massima trasparenza, a tutela di un servizio fondamentale per la comunità vibratiana.

Il “Comitato a tutela dell’Ospedale Val Vibrata e della Sanità pubblica” si impegnerà a mettere in atto tutte le iniziative e le attività necessarie per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni in merito alla funzionalità dell’ospedale vibratiano, oggi messa seriamente a rischio dai recenti provvedimenti della Regione e della ASL, ritenuti assolutamente privi di giustificazione.

 
Comitato a tutela dell’Ospedale Val Vibrata e della Sanità Pubblica
 

  Testata giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della Stampa del tribunale di Teramo