Inviata diffida su una
nuova costruzione nell’area protetta del Borsacchio
ROSETO DEGLI ABRUZZI,
9.8.2025 -
L’Associazione Guide del
Borsacchio APS e WWF Abruzzo,
tramite il legale Avv. Francesco
Paolo Febbo, hanno trasmesso
ieri una formale diffida al
Comune di Roseto degli Abruzzi,
alla Regione Abruzzo e ai
ministeri competenti per
chiedere la sospensione
immediata della SCIA in
sanatoria n. 35357 del
15.07.2025, relativa alla
realizzazione di un
agricampeggio in località Case
Bruciate, all’interno dell’area
originaria della Riserva
Naturale del Borsacchio.
La
SCIA in questione riguarda un intervento già
realizzato senza le previste procedure
autorizzative comunali, per il quale si tenta
ora di ottenere una sanatoria a posteriori.
Un’operazione che insiste su un’area tuttora
soggetta a vincoli paesaggistici, idrogeologici
e agricoli, nonostante il tentativo della
Regione Abruzzo di ridurre drasticamente il
perimetro della Riserva da oltre 1.140 ettari a
soli 24,7 ettari con la legge di bilancio 2024.
Come si ricorderà si tratta di una norma già
contestata dal Ministero dell’Ambiente e dal
Ministero della Cultura, per profili di
illegittimità costituzionale, in quanto
approvata senza il necessario processo di
partecipazione di enti locali e portatori
d’interesse.
Il
paradosso che blocca il territorio
L’intervento edilizio in questione mostra il
paradosso creato dalla Regione: se la Riserva
fosse rimasta attiva e il Piano di Assetto
Naturalistico (PAN) approvato, l’agricampeggio
avrebbe potuto essere valutato e regolato in
modo trasparente e probabilmente realizzato in
maniera sostenibile.
Oggi, invece, a causa della mancata approvazione
del PAN e della riduzione del perimetro, l’area
è priva di strumenti di pianificazione, ma
comunque vincolata da normative che impediscono
qualsiasi edificazione, secondo il vigente PRG
comunale.
Le
promesse mancate della Regione Abruzzo
Nel marzo 2024, il Presidente della Regione
Marco Marsilio, con una lettera alla Presidenza
del Consiglio dei ministri, si era impegnato a
modificare la norma regionale entro la prima
seduta utile del Consiglio, riconoscendo il
carattere provvisorio della nuova perimetrazione
e promettendo che sarebbero rimaste in vigore
tutte le misure di salvaguardia ambientale e
paesaggistica.
A
tale scopo, la Regione ha anche prodotto due
proposte di legge (DGR 310-C e 311-C del 4
giugno 2024), che:
confermano la provvisorietà del nuovo perimetro;
assicurano il rispetto delle tutele ambientali
vigenti;
vietano interventi non compatibili con la
destinazione agricola dell’area;
escludono l’applicazione delle norme edilizie
agevolate.
Tuttavia, a oltre un anno di distanza, nessuna
di queste promesse è stata mantenuta: le
proposte di legge non sono mai state approvate,
il PAN è bloccato e l’intera area è prigioniera
del caos normativo creato dalla Regione.
Le
richieste delle Associazioni
La
Riserva del Borsacchio è tuttora formalmente
riconosciuta nella sua intera estensione
originaria di oltre 1.140 ettari. Le misure di
salvaguardia ambientale restano pienamente in
vigore in assenza di una riperimetrazione
definitiva e condivisa.
Garantire tutele allo Stato e non rispettarle,
tentando nel frattempo di legittimare opere
avviate senza autorizzazione, è una violazione
grave degli impegni istituzionali, dei principi
di leale collaborazione e di tutela
dell’ambiente.
Per questo, nella nota inviata ieri, il WWF
Abruzzo e l’Associazione Guide del Borsacchio:
chiedono al Comune di Roseto degli Abruzzi di
sospendere immediatamente gli effetti della SCIA
in sanatoria, in quanto priva dei necessari
titoli edilizi, paesaggistici e ambientali e
riferita a un intervento avviato senza
autorizzazione;
diffidano la Regione Abruzzo a rispettare gli
impegni assunti dal Presidente Marsilio,
approvando le leggi promesse e il PAN adottato;
sollecitano i Ministeri dell’Ambiente e della
Cultura e il Dipartimento Affari Regionali della
Presidenza del Consiglio, a intervenire affinché
vengano garantite le tutele ambientali previste
e valutata l’eventuale impugnazione dell’art. 25
L.R. 4/2024 per violazione degli articoli 117 e
120 della Costituzione.
Filomena Ricci, PhD
Delegato WWF Abruzzo
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