Imposta di soggiorno: In Abruzzo +33% di ricavi, Tortoreto
il comune più "ricco"
PESCARA,
2.8.2025 -
Aumentano del 33%
per i comuni abruzzesi i ricavi provenienti dall'imposta
di soggiorno, confermando un trend positivo degli ultimi
cinque anni: nel 2023 ammontavano a 3,5 milioni di euro,
mentre nel 2024 sono saliti a quota 4,6 milioni di euro,
con un incremento di 1,1 milioni di euro.
Il comune più
ricco, con un incremento record dell'84%, è quello di
Tortoreto, con 539 mila euro incassati.
È quanto emerge dall'elaborazione del Centro studi enti
locali su dati Mef, Banca d'Italia e Istat.
Nel 2020 i ricavi derivanti dall'imposta di soggiorno in
Abruzzo ammontavano a 2,2 milioni di euro, per poi
passare a 2,5 milioni nel 2021, 3,3 milioni nel 2022 e
3,5 milioni nel 2023: nel quinquennio c'è stato un
incremento di 2,4 milioni di euro, corrispondente al
+108%.
Nella classifica degli aumenti di incassi la fanno da
padrone le località della costa con Martinsicuro, che
passa da 218 mila a 473 mila euro (+117%), San Vito
Chietino da 26 mila a 55 mila euro (+113%), Tortoreto,
che passa da 293 mila e 539 mila euro (+84%),
Francavilla al Mare, da 103 mila a 176 mila euro (+72%),
Pineto, da 207 mila a 325 mila euro (+57%), Alba
Adriatica, da 441 mila a 537 mila euro (+22%), Silvi, da
297 mila a 358 mila euro (+20%). Lievi incrementi per
Roseto, che passa da 471 mila a 501 mila euro (+6%) e
Pescara, che passa da 258 mila a 263 mila euro (+2%).
Tra le altre località si segnalano Chieti che raggiunge
quota 108 mila euro (+24%) e Sulmona a quota 50 mila
euro (+12%).
Trend negativo invece per le località di montagna con
Ovindoli a quota 10 mila euro (-28%), Roccaraso - caso
nazionale di overtourism nello scorso febbraio per
l'invasione di pullman provenienti dalla Campania dopo i
video di una tiktoker - che passa da 142 mila a 129 mila
euro (-9%), e Pescasseroli, da 100 mila a 98 mila euro
(-2%). Flessione anche per due località di mare, Torino
di Sangro (-27%) e Vasto (-3%) che scende a quota 334
mila euro. Spiccioli per S. Stefano di Sessanio a quota
15 mila euro (+7%) e Castel del Monte a quota 11 mila
euro (+56%); Castel di Sangro, new entry tra le località
con la imposta di soggiorno a partire dall'aprile 2024,
si ferma invece a quota 49 mila euro.
Secondo il presidente regionale di Federalberghi,
Giammarco Giovannelli,
«l'imposta di soggiorno è un indicatore delle presenze e
i risultati che notiamo dall'elaborazione del Centro
studi enti locali ci dicono che in alcune località è
stato fatto un lavoro progettuale per aumentare il
numero degli arrivi, con l'organizzazione di iniziative
di massa, eventi e proposte per il tempo libero: una
programmazione del turismo per la stagionalità e, per
chi ha la fortuna di poterlo fare,
annuale come
avviene nelle grandi città, in borghi e in località dove
esistono attrattori culturali, naturalistici e
paesaggistici tali da garantire flussi comunque più ampi
di una stagionalità, quindi da sei mesi ad un anno. Dove
abbiamo numeri negativi probabilmente non ci sono state
abbastanza attività da garantire un incremento delle
presenze».