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I Ricordi di Lino Manocchia

 

Democrazia e fumo nel palmares di Lee Remick

 

NEW YORK, 14.11.2012 -. Conobbi Lee Remick, nel 1958, presentatami da Paul Newman, durante la lavorazione del film “La lunga estate calda” di Martin Ritt.

Lee aveva il volto perfetto, occhi chiari, penetranti, il naso all’insù, sempre destinata a parti di “Bellezza ” da una doppia anima, rigida in superficie, ma anche provocante (nella foto la Remick e Manocchia).

Ancora oggi esistono due canzoni dal titolo ”Lee Remick”, rispettivamente dei gruppi “Go betwinss” e “Hefner”, e il suo nome e’ inciso su una delle stelle della Hollywood Walk of Fame al 6104 Hollywood Boulevard.

Lee Remick (questo era il suo nome completo) nacque nel Massachusetts il 14 dicembre 1935.

Studio’ al Barnard College, poi cominciò a ballare e debuttò come attrice, in televisione a soli 17 anni. Lavoro’ in sceneggiati e programmi Tv fino al 1936. Fu l’anno dopo che Lee fece ingresso nel cinema con “Un volto nella folla” di Elia Kazan.

Nel 1958 fu accanto a Paul Newman e Joanne Woodward ne “La lunga estate calda”- tratto da “La carne” di William Faulkner - , il film che la consacrò grande attrice (soffiato ad una bizzosa Lana Turner).

L’Oscar non attese molto a giungere per la bionda, avvincente fanciulla del Massachusetts, ed il film “i giorni del vino e delle rose”, giunse nel 1962.

La carriera di Lee Remick era incamminata verso la “stardom” sino a quando nel 1973 “Something got to give” il suo nome fu citato per completare il film, con la Monroe, ma il protagonista maschile, Dean Martin, si oppose, caldeggiando il ritorno sul set di Marilyn, dopo le fallimentari scene girate dall’attrice nei giorni nefasti che anticiparono la sua morte.

 

Lee Remick con Anthony Franciosa nel film cult "La Lunga estate calda"

 

Newman “rimase scioccato dalla bellezza naturale della giovane diva”e ce lo confermò tra una sosta e l’altra della “Lunga estate calda” trovando l’appoggio vocale e morale della grande Joanne Woodward, che di film ed attori se ne intendeva.

«Mi piace molto - disse Paul - per diversi motivi, e non soltanto “carnali”. E’ profondamente intelligente, recita una parte dopo averla letta una sola volta e senza prove, mostrando una rimarchevole livello di sofisticazione, classe ed eleganza».

Una volta “occhi blu” sfoderò la sua “preferenza politica”: «Vedi - .mi disse Lee - viviamo in un mondo sconvolto, la nazione e’ tartassata dall’alta classe signorile, occorre innalzare un Uomo meritevole, capace».
E noi possiamo aggiungere che Lee Remick era altresì una grande sostenitrice del Partito Democratico statunitense e lei ed il primo marito Bill Colleran, da cui ebbe due figli, erano buoni amici di entrambi i Kennedy, John e Robert.

L’attrice ricevette, tra i numerosi premi della sua carriera, anche il Women International Center Legacy Award nel 1990.

«E’ coraggiosa, ha un intuito straordinario, ma….ha un grande difetto fuma come una locomotrice», sentenzio Newman. Poi , sottovoce, aggiunse: «Ma guarda un po’ chi parla?! "la fornace umana delle sigarette”!!!»

Eh, gia’ perche’ ben sapevamo che il grande asso di Hollywood soleva accendere sigarette anche durante la 24 ore di Le Mans, lanciato a 125 miglia all’ora!

Lee si scusava col dire: «Vedi, viviamo in un mondo scapestrato, senza ritegno. A Hollywood fumano tutti, molti perche’ non hanno il coraggio di recitare. Ed allora anche noi ci allineiamo fumando. Ma un bel giorno smetterò di aspirare questi proiettili fumosi»

Nel 1970 la Remick si trasferì’ in Inghilterra dove girò parecchi altri film. Dagli anni ottanta l’attività televisiva della diva si fece più intensa e ricca di famosi sceneggiati e film Tv, collezionando 5 candidature ai premi Emmy.

La rividi nel 1980 durante la prima mondiale del drama cinematografico “The competition”, uno degli ultimi 67 suoi lavori. Prima che io le rivolgessi la parola, sorridendo mi disse: «Son guarita, sai, ho distrutto le sigarette ed il fumo».

Malata di cancro al fegato ed ai reni, debole ed irriconoscibile, Lee Remick apparve per l’ultima volta, in pubblico, il 29 aprile 1991. Aveva scoperto di essere malata di cancro mentre girava un film, l’ultimo, ”Dark Holyiday”per la TV. Il 2 luglio all’età di 55 anni spirava a Los Angeles e veniva cremata.

Ai funerali apparvero tra gli altri, Elizabeth Taylor, Jack Lemon e Gregory Peck.

Lino Manocchia

Lino Manocchia

Nato a Giulianova il 20 febbraio del 1921. Nel corso della sua lunghissima carriera negli Usa, dove si è trasferito nel '50, ha incontrato ed intervistato i personaggi più famosi e potenti del mondo.

 

 
 
 
 

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