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L'angolo acuto di Lino Manocchia

La scoperta dell'America di www.giulianovailvedere.it
Esclusivo da New York. Intervista al patron della Nascar Michael Waltrip: "Quel pilota ci sa fare anche con la stock car"

Michael Waltrip e Jarano Trulli: Le prove del pilota abruzzese sono piaciute al patron della Nascar JARNO TRULLI PROMOSSO A PIENI VOTI IN AMERICA

 

Michael Waltrip e Jarno Trulli a Smirne

New York, 25 Novembre 2009 -  Al telefono Michael Waltrip, da Cornelius(Carolina del Nord) base del team omonimo Nascar...

"Ho appena finito di rispondere ad una mezza dozzina di giornalisti che come te hanno voluto "pesare"il mio parere e la reazione al riuscitissimo test di Jarno (Trulli) sullŽovale di Smirne (Florida). Test che non mi stancherò mai di ripetere, eŽ stato splendido, per tanti imprevisto, per me familiare"

Dunque, la "prova" di mercolediŽ scorso eŽ stata  soddisfacente e tu credi positivamente che il mio connazionale potrebbe venire a correre in America?!

"Jarno (che Michael  chiama "Jano" con lŽaccento Caroliano; n.d.r) ha afferrato lŽattenzione dei presenti per il suo atteggiamento e decisione,il desiderio di imparare che  mi ha reso fiero di aver invitato un driver tanto diverso ,oggi, lŽun dallŽaltro.  Una volta entrato in macchina, eŽ stato come se Jarno fosse uno di noi stockisti  ed ha acceso sempre piuŽ lŽinteresse. Il resto eŽ stata una marcia trionfale che mi ha reso fiero e soddisfatto."

Ma, durante i 400 giri, tu ed i tuoi meccanici avrete  notato qualche piccolo neo nella guida?

"Intanto dobbiamo ammettere che nelle stock car compiere 400 giri, sia pure di un piccolo ovale,come ha fatto Trulli, eŽ giaŽ unŽimpresa di riguardo. Ma quello che mi ha soddisfatto sono la serietaŽ  la sua bravura nel riconoscere gli eventuali cambi sulla macchina, che apportavamo per vedere il responso del pilota. Io credo che non vi poteva avere un miglior test di quello effettuato dal pilota italiano." Ripeto sono fiero del  passo compiuto."

Dunque, se il team Waltrip assume Trulli alla guida, affioreranno…"rimpianti" per il passo compiuto?
"Nella Nascar vengono e vanno  numerosi piloti di tante nazioni,nella speranza di farcela. Pablo Montoya eŽ stato uno dei buoni, ma gli altri pensano solo di premere lŽacceleratore senza  provare ad  "imparare" la macchina e le sue caratteristiche. Con Jarno abbiamo riscontrato qualcosa di diverso; questo mostra le qualitaŽ di un pilota e  fa pensare positivamente ad un eventuale ingaggio."

Quanto tempo, richiederaŽ il mio connazionale per diventare "amico" della stock?

“EŽ una domanda difficile basata sugli individui che hanno provato  senza successo. Quasi tutti provengono dalle corse stradali, e questo eŽ un punto negativo per poter sfondare negli ovali.EŽ una tecnica tutta diversa.I miei colleghi girano sugli ovali da quando....sono nati." Ma per i novelli il processo eŽ molto difficile"

E Mike  Salo come eŽ andato?

"Anche lui ha girato abbastanza bene.I  tecnici hanno subito intuito che il pilota ha prontamente capito il feeling della macchina.Debbo rilevare che  sia Jarno che Mike hanno girato un secondo al disotto del tempo stabilito dai "prof".Da considerare che la temperatura al mattino si alza mentre la pista perde il calore.Tuttavia la tabella di marcia indica che Jarno ha girato ripetutamente mezzo secondo al di sotto"

 Jarno Trulli ha detto chiaramente che la F.1 resta sempre la sua preferita, ma se nel 2010, putacaso, il pescarese potesse venire in America, che farebbe Michael Waltrip?

"Stiamo tribolando con gli sponsor, eŽ un momento negativo anche per le corse, e, ovviamente, avremmo piuŽ il problema dei costi, ma se Jarno  vorraŽ continuare a provare per migliorare il suo "status" per poi, verso la fine dellŽanno compiere qualche corsa, noi  saremo piuŽ che felicii. Io sono certo che a Jarno interessa prepararsi decisamente con piuŽ  prove  e pratica. EŽ un giovane che ragiona con la testa e non con i piedi"

Come mai la maggioranza degli "stockisti" afferma che un pilota di F.1 non riusciraŽ mai a sorpassare  lŽostacolo della stock?

"Io non ho mai detto questo. Sono voci sperdute senza senso. Juan Montoya eŽ un grande esempio. Ha dimostrato che un driver di F.1 puoŽ essere ` "chase contender""(inseguitore) o semplicemente driver,ma come ho detto prima, eŽ molto difficile, percheŽ eŽ un passaggio difficile,per cui eŽ irragionevole affermare che il muro non  puoŽ essere sfondato."

Dunque possiamo catalogare positivamente questo test di Jarno Trulli e Master Waltrip eŽ soddisfatto?!

"Ripeto, quel giovane eŽ fatto per le corse, stradali o ovali.EŽ tutta questione di "volere" raggiungere una meta. E Jarno col suo interesse mostrato nei garage, ai tempi, alle istruzioni dei meccanici,al suo modo di entrare nella macchina, che credo fosse difficile per lui,non soltanto durante il test,ma anche nella corsa della domenica a  Phoenix, come spettatore nel pit,quel voler apprendere i sistemi di comunicazione tra il pilota ed il team,osservare il cambio delle gomme  ed il contorno di una gara, tutto questo, osservato attentamente, lo ha elevato ad un livello tanto piuŽalto degli altri che provarono . Sono fiero ed orgoglioso di aver "lavorato con quel driver che, chissa, un giorno potraŽ darmi la gioia delle vittorie...”.

Conclude Waltrip: "Forse non lo sai ma,io ebbi modo di osservarlo in una gara a Vallelunga dello scorso settembre a bordo di una GT2 mi  impressionoŽ  talmente da farmi fare un pensierino al test che abbiamo compiuto."Jarno mi ha promesso che mi chiameraŽ di ritorno da  Fuy (Giappone). EŽ un conversatore convincente. Mi piace, insomma. Non  ci dimenticheremo."

LINO MANOCCHIA
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Trulli: "Eccitante la stok car, mi piace!", ma pensa ancora alla F1. Il pilota pescarese ha provato a Smirne (Florida)

Smirne (Florida) - Mercoledì 18 Novembre - "Eccitante! I like!" esclama  Jarno Trulli scendendo dalla nuova NAPA Toyota Camry, sorridente come il vincitore di una corsa importante. Trulli aveva terminato il test impegnativo che Mike Waltrip, patron del team omonimo, aveva organizzato per il pescarese e per Mike Salo sullŽovale di Smirne, ad un tiro di fucile dalla mitica Daytona. "In principio eŽ stato scioccante per me, quasi surreale, ma poi gli insegnamenti di Ty Norris al pit hanno fatto si che al termine di 300 giri tutto appariva naturale."Innanzitutto debbo ringraziare mister Waltrip e Toyota per lŽopportunità della prova e per avermi fatto comprendere come affrontare lŽovale."Qui a Smirne, prosegue il pilota “lŽovale eŽ "minore" ma "respira" lŽaria del favoloso speedway di Daytona, mi son reso conto, dopo aver visto la gara di domenica a Phoenix,che qui, occorre tanta esperienza. Io preferisco i circuiti veloci, comunque questa volta ho provato il feeling che le stock donano". "Debbo anche ringraziare lŽamico Montoya che è stato in questi giorni un  libro aperto di nozioni che prima di ora non conoscevo. EŽ un ottimo maestro".  Ty Norris, V.P dellŽorganizzazione, avvicinatosi a Jarno, dice:"Abbiamo con noi due enormi talenti, due piloti che hanno messo in mostra un vivo interesse verso la Nascar. Waltrip eŽ interessatissimo a reclutare veri talenti. Oggi li abbiamo trovati.". E la "scoperta" eŽ ancor piuŽ valida in quanto abbiamo  potuto valutare, due drivers della Formula uno. motivo che aggiunge maggior valore alla nostra  organizzazione".

Allora Jarno, questo tuo "attacco" alla Nascar stock, vuol dire “addio mon amour, Formula uno”?

"Malgrado il test della Nascar sulla pista di Smirne in Florida sia giunto in un momento in  cui il futuro non eŽ ancora "spirato", la mia "priority rimane sempre la F.1 (dove cŽe spazio  nel nuovo team della Lotus; n.d.r.). Tuttavia desidero lasciare la porta aperta  alla Nascar anche se questo "passo" non si realizza nel 2010. Personalmente sono pronto per qualsiasi azione in ambedue le serie, ma la  mia "priority" resta la serie  iridata"

Cosa ti stimola della Nascar?

 

"Ho iniziato a preparare i piani lo scorso anno, una volta  entrato  nel team Waltrip, ho respirato unŽatmosfera serie e produttiva. LŽorganizzazione, la tecnologia , la logistica sono imponenti ed usate in un altro modo, poicheŽ  i team devono ubbidire ai regolamenti"

Trulli, in questo week end, ha avuto modo di trascorre del tempo con lŽamico-rivale di Formula uno Juan Pablo Montoya il quale ha esaltato le qualitaŽ di corsa nella Nascar dichiarandosi felice di aver compiuto il passaggio. "Il fatto che Montoya sia arrivato qualche anno fa nelle stock attraendo uno stuolo impressionante di fans,  mi ha spinto a comprendere quale sia il  suo "target". e cosa lŽabbia motivato a  saltare il Rubicone. Mi eŽ bastato entrare nellŽovale di Phoenix (Arizona), che nonostante la sua non eccessiva mole ha attratto una folla incalcolabile, per  comprende e realizzare che intorno alle stock circola unŽatmosfera quasi morbosa. Senza dubbio", conclude il pilota pescarese, "questa eŽ veramente una "top series",specialmente per lŽAmerica"

Per Trulli, trasferirsi in America non eŽ da escludersi, nonostante il pilota abbia interessi commerciali in Europa, oltre,ovviamente, alla guida di bolidi F.1. EŽ risaputo qui che Jarno possiede tra  lŽaltro la Vigna Podere Castorani, nei dintorni di Pescara, cosa che afferma il pilota, non ha nulla a che vedere con una decisione futura per la Nascar..

Trulli tiene a precisare, comunque, che in Europa egli non ha interessi, salvo la Vineria che papaŽ  Trulli dirige..

"Racing eŽ Racing. Io viaggio molto intorno al mondo. Mi piace vivere in America, infatti ho giaŽ acquistato un appartamento a Miami, un centro magnifico, un poŽ diverso da Pescara, con lŽOceano piuŽ rabbioso dellŽAdriatico..."

 Il 35enne pescarese  non eŽ apparso troppo entusiasta del clima esistente nella formula iridata, dei recenti annunci dei costruttori e crede che “per stabilizzare la "Massima Formula" occorre lavorare a fondo, con nuovo spirito e decisione"

"EŽ soltanto una mia opinione al momento", rivolgendo un pensiero alla Toyota ed il suo addio alla F.1 con la quale non ha potuto vincere uno dei 90 G.P., pur avendo ottenuto sette podium, al volante della vettura giapponese.

"Siamo arrivati molto vicini,specie questŽanno, ma la Dea bendata non ci ha mai dato una mano, oltre al fatto che la macchina non eŽmai apparsa forte e decisa."

 A vedere il pescarese girare con  simpatica autoritaŽ tra le macchine stock, si prova una sensazione strana. La sua esperienza dei motori lo ha reso  subito un :beniamino dei "Boys" del sud.,uno dei quali eŽ Michael Waltrip, il minore della famiglia che segue le orme del fratello, oggi telecronista.

Ma ti piacciono proprio questi mostri di potenza? chiediamo>

“Sono belli sullŽovale e fuori. Sono soprattutto una novitaŽ che molti ignorano. Per crederci, bisogna pilotarli".

Presto sapremo qualcosa direttamente dagli interessati, poicheŽ Jarno vuol correre in America e Waltrip lo vuole nelle sue file.

Ancora una volta:"Se son rose... fioriranno."

LINO MANOCCHIA

Lino Manocchia

Lino Manocchia è nato a Giulianova il 20 febbraio del 1921, primogenito del giornalista e scrittore, il Cav. Francesco Manocchia, e di Filomena Spadacci. Ha incontrato ed intervistato personaggi come: Frank Sinatra, Dean Martin, Perry Como, Rocky Marciano, Juan Manuel Fangio, Mario Andretti e tanti altri illustri personaggi. Durante il lavoro con Voice of America, Manocchia ha avuto modo di intervistare cinque Presidenti americani: Eisenhower, Kennedy, Johnson, Carter e Clinton.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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