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Greco dopo l'esonero: "Le bugie avranno le gambe corte"

Giulianova, Giovedì 10 Giugno 2010 -  

Più che letto, Pino Greco si è studiato il comunicato integrale del Giulianova pubblicato da www.giulianovailbelvedere.it. sul suo esonero. E così il direttore sportivo “sollevato dal suo incarico” ribatte punto per punto alla società, indirizzando la sua replica ovviamente al presidente Dario D’Agostino: “Le bugie avranno le gambe corte. Venerdì (domani; ndd) mi incontrerò con i legali ai quali ho affidato la tutela della mia professionalità e dei mie interessi. Io sono disponibile al dialogo, ma vado avanti ed usciranno fuori tutte le cose. Il Presidente faccia le sue proposte, tuttavia non sono più disposto a stare zitto, dopo che lo sono stato per mesi, da quando, come per mobbing, sono stato messo da parte dal presidente D’Agostino. Finora sono stato zitto nel solo interesse dell’equilibrio della squadra impegnata in campionato, altro che mancanza di attaccamento ai colori sociali di cui mi si vuole accusare!”, afferma Greco. “Io credo che i giocatori e i tifosi abbiamo capito il mio lavoro, ma non accetto di essere estromesso dalle trattative che ora il presidente vuole portare avanti da solo insieme ai suoi collaboratori. Vi sono impegni scritti che vanno rispettati”. Greco ci tiene a puntualizzare alcuni particolari di cui viene accusato nel comunicato del Giulianova Calcio: “Innanzitutto non è vero che sono “costato” centomila euro portando giocatori che poi non sono serviti. Facendo i conti uno per uno, al Giulianova non sono costati più di 15 mila euro in tutto. E Mustafà Chezao, tanto per fare un esempio, è stato sei mesi al minimo di 500 euro senza essere tesserato, non è stato ritenuto buono per noi ma in Francia, in Serie B, ha poi segnato un sacco di goal. Mi dispiace che non siano stati citati i casi di Di Matteo, Amato e Frediani che ho piazzato sul mercato, o che ho portato Del Grande, che ora ha più di una richiesta, ed anche Galabinov che, ceduto al Lumezzane in Prima Divisione, ha poi segnato 8 reti. Per non dimenticare che nel giovane Verruschi loro non credevano e io l’ho ceduto alla Reggina, così come su Dezi e Faragalli ho insistito io per il loro ingresso in prima squadra . Ritengo di avere portato capitali importanti al Giulianova, non di averli dispersi”. In quanto ad Umberto Improta e Maritato, l’ex direttore sportivo giallorossa conferma: “Sono stato io a dire che Improta andava acquistato quando se ne prospettò l’opportunità ed alla firma del suo contratto, all’epoca della presidenza Sabatini, ero presente io, non altri. Su Maritato ribadisco che è arrivato su consiglio di Scaringella, mentre io volevo uno tra Ceccarelli del Cosenza, Eusepi della Reggiana, Bottone ex Juventus”. Greco conclude con considerazioni amare ed interrogative: “Io svolgo il mio ruolo di direttore sportivo con professionalità, andando ad assistere le partite anche dei giovanissimi dappertutto, per questo credo di conoscere a mena dito i giocatori. Sono amareggiato e deluso, anche delle polemiche, ma sulle mie capacità non ammetto che si faccia in modo di dubitare. Non vorrei, piuttosto, che a un certo punto sia diventato un “rompiscatole” perché chiedo giocatori per una squadra forte. Forse rompo le uova nel paniere per disegni e programmi ben diversi del presidente, al quale, evidentemente, l’aspetto tecnico è l’ultima cosa che interessa. Ma ogni nodo verrà al pettine, anche se, devo dirlo, queste polemiche mi fanno male”.     

Ludovico Raimondi

   
   
   
   
   
   
   
   

 

 
   
   
   
   
   
   
   
   
 
 
 
 
 

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