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Macalli:  "Niente iscrizione per chi non ha lo stadio a norma". Si ripropone il problema-Fadini

Giulianova, Domenica 20 Giugno 2010 - Come accade sempre in ogni fase tra la fine del campionato e la scadenza del 30 giugno fissata per l’iscrizione al campionato, le incombenze di carattere amministrativo e la risoluzione delle comproprietà hanno la precedenza sulla programmazione e sui movimenti di mercato. Il problema delle liberatorie, propedeutico all’iscrizione, è quasi risolto, dove il “quasi” riguarda la spina di Pino Greco, che ancora non firma la sua. In attesa di vedere se la società avrà le possibilità di richiedere il ripescaggio in Prima Divisione, per il quale occorrerebbe un milione di euro tra i 400 di contributo a fondo perduto alla Figc e 600 di fideiussioni, sull’iscrizione incombe il rischio dell’inagibilità del Rubens Fadini. Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, in un’intervista a TuttoLegaPro.com ha parlato chiaro: questa volta chi non avrà lo stadio a norma non verrà iscritto.
"Ci sono delle regole: chi le rispetterà, otterrà la licenza da parte della FIGC; chi non le rispetterà, non otterrà la licenza, quindi non giocherà il campionato. Basta leggere i comunicati: ci sono delle norme e uno deve rispettarle, altrimenti che cambi mestiere", ha proclamato Macalli che, a proposito dei vari escamotage inventati dalla società negli anni passati per eludere il problema, ha aggiunto: "Vedrete che tutto verrà rispettato perché da noi le norme si rispettano". Ciò significa che
il Comune dovrà correre agli urgenti ripari se, davvero, Macalli intende imporre il rispetto delle regole, come mai ha fatto in passato, e compiere quegli interventi prescritti ma mai attuati da anni. Pugno di ferro di Macalli anche sulla Tifoso, una delle del Tessera norme previste per questa stagione. "Se seguiamo i banditi non andiamo da nessuna parte! Anche qui ci sono solo polemiche sterili. Chi non la vuole fare, non la farà. Ma per fare l'abbonamento ci vorrà la Tessera del Tifoso: lo dice la legge dello Stato, non la FIGC o la Lega. Cominciamo in Italia a rispettare le regole dello Stato: se ad una persona non piace, non farà l'abbonamento ed ogni domenica andrà a comprarsi il biglietto. Andrà in trasferta - perché ci potrà andare - ma non avrà accesso alla curva. Non creiamo problemi, dove non esistono. Noi non seguiamo la parte marcia del calcio: seguiamo la parte buona"., ha concluso il presidente della Lega Pro.  

Il Giulianova dovrà, intanto, risolvere le comproprietà di Campagnacci, che diventerebbe tutto giallorosso con il fallimento del Perugia, di Verruschi con la Reggina, di Ciminà con il Monopoli e del giovane Ettorre con il Parma (il Giulianova avrebbe chiesto 80 mila euro per il riscatto da parte del club gialloblù). Al momento restano inesplosi i “botti” di mercato laniati durante la settimana appena trascorsa. Dopo l’intesa sulla prosecuzione del rapporto con Bitetto, che scadrà a giugno 2011, anche se il tecnico vuole garanzie sulla squadra, si è parlato dell’arrivo di Giuseppe Tambone nel ruolo di direttore generale. Tambone, che fu vicino al Giulianova a capo di una cordata di sponsor e imprenditori laziali già ai tempi di Sabatini presidente, sarebbe "sponsorizzato" dall’ex presidente del Castel di Sangro Gravina, oggi dirigente federale. Sembra accantonata anche l’operazione lanciata da Gianni Califano che, intrapresa la carriera di direttore sportivo, si è fatto portavoce di una cordata di imprenditori campani disposti anche ad entrare in società, non solo a rilevarla. Nomi affiorano anche su futuri acquisti, tra i quali Blanchard ed il centrocampista De Angelis, residente a Giulianova ma ancora legato da un buon contratto alla Valle del Giovenco. Al rientro del presidente D’Agostino da una breve vacanza in Spagna potrebbe fare luce su questi movimenti ed anche sui destini di Vinetot e Migliore, che si cerca di piazzare in Serie B, e di Dezi, nelle mire del Palermo, al quale è tornato Carbonaro per fine prestito.  

   
   
   
   
   
   
   
   
   

 

 
   
   
   
   
   
   
   
   
 
 
 
 
 

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