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Paolo Carbonaro: "Volevo buttare la palla fuori. Mengoni mi ha colpito davvero"

  Martedì 22 Settembre 2009 -Paolo Carbonaro, attaccante del Giulianova classe 1989, racconta l’episodio “incriminato” che, al 39’ del primo tempo del derby al Fadini con il Pescara, ha provocato la reazione di Mengoni nei suoi confronti per avere proseguito l’azione con Dettori a terra. Una reazione da cui sono scaturiti l’espulsione del difensore pescarese ed il rigore a  favore del Giulianova. Tanto si è detto e scritto, e Mengoni, nel frattempo, è stato squalificato per un turno. Carbonaro, come commenta i commenti?

"Hanno parlato tanto, in effetti. Io ero sicurissimo di non avere commesso fallo ma ho sbagliato a non buttare la palla fuori. Indeciso, mi sono fermato, l’arbitro, però, mi ha invitato a proseguire gridandomi “vai, vai”. Ed io sono andato avanti”. Le immagini televisive hanno anche confermato l’impressione avuta sul momento, che Lei ha tirato in porta senza convinzione. “E’ vero, non avevo più la serenità per concludere in maniera convinta”. Mengoni ha sostenuto che Lei ha esagerato nella caduta, di averla appena sfiorata, anche se la tv sembra dimostrare il contrario: “La decisione del direttore di gara è stata sacrosanta. Mengoni mi ha dato una manata colpendomi all’occhio, tanto che ho dovuto fare ricorso alle cure del medico, senza nemmeno rendermi conto che, intanto, ci era stato assegnato il rigore. Non avevo certo l’intenzione di approfittare della situazione, né prima né dopo il rigore”, aggiunge Carbonaro. Sulla partita, anche l’attaccante giallorosso è entusiasta della prestazione del Giulianova: “Abbiamo rischiato di perdere una gara che avremmo meritato di vincere. Il Pescara dovrebbe fare un esame di coscienza nel considerarsi fortunato di aver portato via il pareggio dal Fadini. E’ stata la più bella partita che abbiamo disputato, per gioco, per gestione della palla, per le numerose occasioni costruite, anche purtroppo le abbiamo sbagliate. Io stesso ne ho mancate alcune e me ne dispiaccio, sono sicuro insieme ai miei compagni che le hanno mancate. Mister Bitetto ci ha fatto i complimenti, nell’intervallo della gara, invitandoci a continuare sulla strada dei primi 45’”, afferma l’ala del Giulianova. Un Giulianova che, domenica, è chiamato ad un altro durissimo impegno, in casa della cocapolista Portogruaro. Con quale spirito, Carbonaro? Con la consapevolezza di poter affrontare ad armi pari chiunque o le occasioni sciupate contro il Pescara possono lasciare qualche scoria nella fiducia? “Innanzitutto, cercando di concretizzare di più. Noi sappiamo che, essendo una squadra giovane, dobbiamo sopperire ad alcune lacune, anche di esperienza, correndo più degli altri, puntando all’intensità del gioco. Come ho già detto, il tecnico è soddisfatto di questa mentalità e ce lo ha ripetuto ancora oggi, alla ripresa egli allenamenti”, ribatte l’attaccante. Quali sono le possibilità di questo Giulianova, in definitiva? “E’ ancora presto per affermarlo. Alla vigilia del campionato eravamo spacciati, dopo siamo diventati dei fenomeni. No, ha ragione Bitetto quando dice che dobbiamo mantenere un profilo né alto né basso, di equilibrio, domenica dopo domenica”, conclude Paolo Carbonaro, da Palermo, altra luccicante “scommessa” del Giulianova baby.

   
   
   
   
   
   
   
   

 

 
   
   
   
   
   
   
   
   
 
 
 
 
 

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