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Seconda Divisione 2011/12

Diario di bordo

Caso Fadini: Brucchi, ok al Giulianova a Piano d'Accio. Anzi no.

 
Il sindaco di Teramo, dapprima possibilista, nega al collega di Giulianova, Mastromauro, l'uso dello stadio per motivi di ordine pubblico

Brucchi

 

Mastromauro

Teramo, 12.3.2012 - Si è intricata ulteriormente la matassa del trasferimento del Giulianova in campo “neutro” dopo l’ultima partita a porte chiuse al Fadini nel recupero di mercoledì 14 marzo con l’Aversa Normanna.

Nell’incontro che si è avuto questa mattina in Prefettura, presieduto dal Viceprefetto vicario Salvatore Marino, il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro, ha avuto l’amara sorpresa del “no” del collega di Teramo, Maurizio Brucchi, circa la disponibilità dello stadio di Piano d'Accio per l’incontro Giulianova-Neapolis in calendario domenica prossima, 18 marzo, per la 34ª giornata del Girone B di Seconda Divisione. Brucchi ha motivato il diniego con ragioni di ordine pubblico che, del resto, erano facilmente prevedibili anche se lo stesso primo cittadino teramano sembrava averle allontanate in una intervista del 10 marzo scorso al sito de La Città, che riportiamo sotto. Insomma, tutto congiura perché sia il Fattori de L'Aquila, la soluzione perseguita dalla Lega Pro, la sede degli incontri interni del Giulianova fino al termine della stagione. Restano da sciogliere anche ui, però, i nodi delle concomitanze con gli impegni delle squadre di calcio e di rugby di L’Aquila. Sabato e domenica, per esempio, al Fattori sono previste gare di rugby. Se non sarà possibile spostare quella di domenica, il Giulianova chiederà di giocare in posticipo lunedì.

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Dal sito web de "La Città" del 10 marzo 2012

Prima di contattare il primo cittadino de L’Aquila, Cialente, ricevendone una disponibilità di massima all’utilizzo dello Stadio Fattori, il sindaco di Giulianova, Frencesco Mastromauro, aveva telefonato anche al collega teramano Maurizio Brucchi. La richiesta, sempre la stessa: uno stadio per far giocare il Giulianova, visto che il Fadini continua (e continuerà) ad essere indisponibile, a meno che il Giulianova non si rassegni a giocare a porte chiuse tutte le partite in casa che mancano da qui alla fine del campionato.
Ma siccome il Giulianova non vuole rassegnarsi, né ai tifosi giallorossi può andar bene il fatto di seguire le partite solo in tv o in trasferta, una soluzione bisogna trovarla.
«Mastromauro mi ha telefonato – conferma Brucchi – e mi ha parlato di tutti i problemi che stanno affrontando in queste ore, mi rendo conto che si tratta davvero di una bella gatta da pelare, perché lo stadio Fadini ormai ha bisogno di interventi non  rinviabili, ma estremamente costosi».
Cosa chiede Mastromauro?

«Il collega Sindaco diGilianova ha ventilato la possibilità di far giocare la squadra al Comunale di Piano D’Accio e io dico che, a parte le antiche rivalità sportive, in un momento come questo deve prevalere la logica della solidarietà e, anche in ossequio al vero spirito dello sport, non si può negare un aiuto a chi è in difficoltà».
Dunque il Giulianova giocherà al Comunale?
«Per me nulla osta, ma si devono affrontare alcuni problemi organizzativi, il primo è quello del gestore, ma non credo che Sabatino Cantagalli abbia alcun tipo di problema, se lo Stadio ha disponibilità credo che sia del tutto disponibile a concederlo anche al Giulianova;
l’altro è un problema di ordine pubblico, e questo lo si può affrontare solo nelle sedi competenti, ovvero in Prefettura, per la gestione dell’evento».
Insomma, ospiteremo i “cugini”?
«Per me, ripeto, non c’è alcun problema e si può fare, anche perché questa vicenda dimostra l’importanza per la nostra città di avere a disposizione uno stadio e che è tra i più moderni in Italia e trai meglio attrezzati in termini di sicurezza e questa, credo che sia una bella vittoria di tutta la nostra città, che per questo stadio si è impegnato».

www.lacittaquotidiano.it

Riunione questa mattina in Prefettura per dipanare la matassa del Fadini, che si è aggrovigliata ancora di più.

Giallorossi verso il Fattori de L'Aquila dopo l'"ultima" a porte chiuse al Fadini con l'Aversa
 

 

 
 

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