Il Chieti paga lo
sforzo della risalita e
scivola di nuovo nella
zona a rischio.
Parola al presidente dei
biancorossi Luciano
Campitelli
PESCARA, 3.3.2014 -
Con L’Aquila in stand by
per turno di riposo,
Teramo e Chieti hanno
vissuto una domenica da
incubo. Entrambe
sconfitte nel girone B
di Seconda Divisione,
l’uno in casa per opera
del Melfi del malandrino
Bitetto, l’altro nella
tana dell'ambizioso
Messina, al quarto
successo consecutivo. Ad
attutire il colpo, per
il Teramo, è stata la
contemporanea caduta
della Casertana, con la
quale condivide ancora e
nonostante tutto il
trono della classifica,
e del Cosenza, rimasto
inchiodato alle spalle
della coppia regina.
Accomunate
dall'epidemica sindrome
da sicurezza e
appagamento, le tre
sorelle hanno confermato
quanto anomalo sia il
campionato di anticamera
alla riforma che, dal
prossimo, porterà alla
Serie C Unica e che, per
intanto, cammina sul
filo dell’equilibrio tra
la dura realtà del
presente e il lavoro di
preparazione del futuro.