Per Giovanni
Pagliari bicchiere pieno
il pareggio de L’Aquila
con il Perugia
PESCARA, 19.3.2014 -
E’ un momentaccio per
Teramo e Chieti, in
Seconda Divisone, e un
“monentino” per L’Aquila
in Prima. Ma almeno i
rossoblù hanno riportato
l’unico punto nella 28^
giornata in confronto
alle due sconfitte delle
cugine abruzzesi. E
sullo 0-0 al Fattori
contro la task force
Perugia pesa il calcio
di rigore di Pià, parato
da Koprivec, che fa il
paio con quello
sbagliato da De Sousa
costato la sconfitta di
Grosseto il 16 febbraio
scorso. In moneta
sonante, L'Aquila
avrebbe potuto
rimpinguare di tre altri
possibili punti in più
in una classifica che, a
quota 43, è comunque
largamente positiva per
gli uomini di Giovanni
Pagliari, in piena zona
play off. E’ il tecnico
stesso a metabolizzare
con filosofia e
positività il rammarico
per quello che poteva
essere e non è stato, ed
a vedere il bicchiere
mezzo pieno nel pareggio
con il Perugia in
un’ottica più ampia.
Anzi……“premesso
che non addosso alcuna
responsabilità a De
Sousa e a Pià per i
calci di rigore non
realizzati, perché sono
cose che capitano, per
me il risultato di
domenica con il Perugia
è un bicchiere
completamente pieno. I
ragazzi – è il merito
riconosciuto ai suoi da
Pagliari – hanno tenuto
testa a una squadra
fortissima, costruita
per salire in Serie B.
Se penso che potevamo
anche vincere contro una
simile avversaria mentre
l’anno scorso
affrontavamo, con tutto
il rispetto, il
Gavorrano in Seconda
Divisone, credo che non
apprezzare il punto
conquistato con gli
umbri significa perdere
un po’ la reale
dimensione delle grandi
cose che stiamo facendo
quest'anno”. Certo è che
il Perugia ha aperto un
trittico di scontri
diretti ( i prossimi a
Benevento e in casa con
il Pontendera) che può
rivelarsi decisivo per
la corsa agli
spareggi-promozione:
“Diciamo che è un
passaggio importante
della stagione, ma non
cambia il valore di
quello che stiamo
facendo. L’Aquila culla
un sogno, quello dei
play off, che non è
scontato realizzare, ma
che sicuramente fa
risaltare il lavoro
svolto da un gruppo di
ragazzi che oggi è
consapevole di potersela
giocare contro
chiunque”, afferma
orgoglioso Pagliari.
All’allenatore
dell’Aquila non possiamo
non chiedere del suo ex
Chieti, incappato nella
quarta sconfitta di
fila: “E sì, sono
dispiaciuto. Pensavo che
con Tiziano De Patre
fosse stata trovata la
quadratura del cerchio,
invece…Il calcio è una
metafora della vita, non
si finisce mai di
imparare. Sicuramente il
Chieti sta attraversando
un momento difficile sul
piano psicologico e
domenica sarà dura
riscattarsi con il
Cosenza, ma in questi
frangenti sono
fondamentali la forza
d’animo e la
compattezza”. Meno
drammatico,
naturalmente, il
momento-no del Teramo,
nonostante la seconda
sconfitta consecutiva in
casa con il Sorrento,
già giustiziere del
Chieti all’Angelini: “Si
può parlare di passo
falso che però non
scalfisce il gran lavoro
di Vivarini e i meriti
del presidente
Campitelli che ha
allestito una squadra
capace di reagire
all’eliminazione con
L’Aquila nei play off
della stagione passata.
Per i biancorossi
l’accesso nella Serie C
unica è soltanto una
questione matematica”.