GIULIANOVA,
30.3.2016
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Una bizzarra combinazione ha creato nell'ultima settimana un involontario spezzatino all'abruzzese. Mercoledì
22 Marzo si è giocato il derby Teramo-L'Aquila, con vittoria
dei biancorossi al Bonolis, sabato il normale turno di Serie B che ha
reso amara la Pasqua di Pescara e Lanciano, oggi si è
disputato il derby di posticipo della 28^ giornata di Serie
D tra Avezzano e Giulianova, con successo dei marsicani sul
fanalino di coda della classifica |
SERIE B
Pescara e Lanciano,
brutte sorprese nell'uovo
di Pasqua
Brutte sorprese
nell'uovo di Pasqua per
Pescara e Lanciano che
sabato scorso sono
incappate in una
sconfitta dal risultato
comune di 1-0 che presta
il fianco a delusioni e
recriminazioni.
Il Pescara di
Oddo ha perso a Terni
nonostante il rientro di Campagnaro, che sembrava
possedere doti taumaturgiche
per essere imbattuto
nelle sue presenze in
campo. In realtà, i
biancazzurri, pur
schierati con un assetto
più prudente ed
equilibrato del solito, non sono
riusciti a fermare
l'emorragia di
sconfitte, salite a 5 di
fila con la sconfortante
conseguenza dell'uscita
dalla zona play off. Non
può essere mera
coincidenza se il
Pescara si è smarrito in
distrazioni e
insicurezze proprio
quando, nei momenti di
maggiore splendore, Oddo
fissava l'obiettivo
della promozione diretta
in Serie A. Probabilmente la squadra
è rimasta schiacciata dal peso di
una responsabilità alla
quale non era preparata,
con l'effetto di essersi
allontanata di ben 18
punti dal secondo posto
presidiato dal Crotone.
Più che peccato di
presunzione, un peccato
di inopportunità che,
comunque, non intacca la
fiducia nel tecnico
confermata a chiare note
sia dal Presidente Sebastiani
sia dal
Direttore Generale Repetto.
Anche il Lanciano
sembra avere subito un
rigetto dalla serie
positiva di risultati
che lo hanno riportato
in quota in classifica,
a 39 punti. Lo sgambetto
che gli ha portato il
Perugia al Biondi ha
smascherato un
allentamento della presa
che i rossoneri non
possono permettersi.
Perchè se è vero che nel
campionato scorso il
Lanciano ha raggiunto la
salvezza con
tranquillità a 45 punti
dopo essere stata a
lungo anche in zona play
off, non vuol dire che
possono bastare altri 6
punti per ripetersi,
vuoi per l'arrivo delle
penalizzazioni vuoi per
una presumibile
elevazione della quota
salvezza forse a 50
punti, come del resto
sostiene lo stesso
Maragliulo, che certo
non ha gradito la prima
sconfitta interna della
sua gestione.
LEGA PRO
Teramo
e L'Aquila tra futuro e
presente
Nel derby di mercoledì
scorso
il
Teramo è tornato
al successo dopo
5 giornate di astinenza proprio a spese
dalla cugina abruzzese L’Aquila,
che al contrario ha
allungato la serie senza
vittorie a sei turni. Anzi, i
rossoblù hanno
conosciuto al Bonolis la
terza sconfitta esterna
di fila e con lo stesso
risultato di 2-1,
mancando in maniera
clamorosa la rete del
pareggio nelle battute
finali del match. Forse
proprio questo episodio
sintetizza le difficoltà
della compagine di
Perrone.
Sarà stato pure crudele,
ma il Teramo, con il
ritorno al successo, si è posto pressochè al sicuro da
pericoli di risucchio
della zona play out dove
invece ha lasciato a
dimenarsi L'Aquila.
Logico che il presidente
Campitelli pensi già alla
programmazione di un
ambizioso rilancio nella
prossima stagione,
mentre il suo collega
Chiodi strigli la
squadra per essere
costretto ad aggrapparsi
a un presente tutt'altro
che tranquillo.
SERIE
D
Un po' come nel caso di
Teramo-L'Aquila, nel posticipo della 28^
giornata del girone F,
disputato oggi allo
Stadio Dei Marsi,
l'Avezzano ha
regolato con il classico
2-0 un Giulianova
ormai in braghe di tela.
Il secondo successo
consecutivo interno
(dopo il 3-1 sul
Matelica) consente ai
marsicani di Lucarelli
di assestarsi in una
posizione di classifica
più tranquilla. Al
contrario i giallorossi,
alle prese con problemi
ben maggiori in società,
hanno perso forse
l'ultimo tram per
tentare un riaggancio
almeno alla zona play
out. Ad Avezzano,
tuttavia, è successo
qualcosa di più grave di
una semplice sconfitta. Certe scelte
di Gelsi hanno avuto il
sapore di una
"provocazione", se non
di presa in giro, e
meriterebbero una presa
di posizione da parte di
chi (Serraiocco) ha
voluto il tecnico al
capezzale del Giulianova
al posto di Giorgini. |