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Calcio

spicchi d'abruzzo

di Ludovico Raimondi

 

Imprese e cadute che fanno rumore

 

GIULIANOVA, 26.1.2016 - Le imprese corsare di Pescara, Teramo e San Nicolò hanno illuminato la scena dell'ultimo week end delle abruzzesi, caratterizzato poi dalle vittorie interne di Avezzano e Giulianova, dal pareggio dell'Aquila al Fattori, e dalle sconfitte in trasferta di Lanciano, Chieti e Amiterninache hanno lasciato qualche cicatrice.

 

SERIE B

 

Pescara straripante, Lanciano beffato

 

Che potesse vincere a Perugia era da mettere in preventivo, ma l'impresa del Pescara è andata oltre nel punteggio e nella dimostrazione di autorevolezza che può spianare la strada verso la promozione diretta. Un obiettivo ora dichiarato da Massimo Oddo il quale, ancora una volta, si dimostra non solo allenatore versatile ma soprattutto psicologo raffinato, capace di trasmettere alla squadra la sua mentalità vincente. Già, perchè il 4-0 del Pescara al "Curi", al netto delle difficoltà del Perugia rimaneggiato e beffato sulla prima rete, è nato alla vigilia quando Oddo ha presentato la trasferta come il crocevia per la Serie A. Ha posto la squadra di fronte alla responsabilità, pesante ma doverosa, di dimostrare la maturità di ambire alla promozione diretta che era mancata in altre occasioni. La risposta è stata entusiasmante, segno che questo Pescara ora può.

 

In casa Lanciano l'aria è ben diversa. I rossoneri ora devono dare prova di essere maturi a lottare a denti stretti ogni domenica per conservare la Serie B. Si dice che il gioco alla lunga paghi ed è così, ma intanto continua a far pagare dazio in classifica perchè anche ad Ascoli la squadra di D'Aversa è stata beffata da un golletto dei padroni di casa nel mezzo di occasioni buttate al vento. Emblematica l'azione dell'ormai fatto pareggio nel finale che Di Matteo ha ricacciato incredibilmente sulla linea di porta trasformandosi in (involontario) difensore ascolano. Il problema è che le avversità in campo, assommate a quelle esterne del deferimento e alle mutazioni tecniche dal calciomercato, rischiano di minare il Lanciano soprattutto sul piano del morale e della tranquillità.

 

LEGA PRO

 

Teramo risorge, L'Aquila arranca

 

Il Teramo ha riscoperto se stesso, quello cioè che anche in trasferta riesce a imporre la sua forza, come avveniva in passato. Il diavolo ha scelto il palcoscenico più pericoloso e intrigante, l'Arena Garibaldi di Pisa, per interrompere un digiuno di vittorie esterne che durava da mesi e a Pisa in particolare da ben 40 anni. Il risultato immediato è stato uscire dalla zona play out ma è chiaro che prima di tutto, proprio per il valore e per il credito concesso a un avversario anche in  stato di grazia, a beneficiarne è l'autostima, la convinzione che, da adesso in poi, il Teramo può giocarsela con chiunque, sempre in attesa che possano rientrare punti dalla revisione delle penalizzazioni.

 

Un capitolo dolente, questo, che invece sembra frenare ancora L'Aquila. Contro il pari quota Arezzo, la formazione di Perrone ha mancato, al Fattori, l'appuntamento del riscatto dai suoi rovesci esterni e quella sua falsa partenza ne rivela, probabilmente, uno stato d'animo non ideale. A rimediare almeno il pareggio ci ha pensato l'immancabile Sandomenico, che sta all'Aquila come Petrella sta al Teramo con il valore aggiunto della maggiore prolificità contrassegnata da 7 reti, un terzo di quelle realizzate in totale dai rossoblù. Certamente non basta.

 

SERIE D

 

San Nicolò, Avezzano e Giulianova sugli scudi, Chieti e Amiternina in panne

 

Il 4-1 con il quale il San Nicolò ha violato il "Recchioni" di Fermo da una parte ha inorgoglito, giustamente, il tecnico Epifani e l'intera tifoseria del quartiere teramano e dall'altra ha suscitato l'ammirazione generale di addetti ai lavori e non. Successo ancora più di valore perchè la Fermana, ritoccata al mercato, aveva lanciato segnali di ripresa. Il San Nicolò non vinceva in trasferta dal 3-0 al Fadini di Giulianova che fece parlare di obiettivi diversi, più ambiziosi, rispetto a quello originario della salvezza e invece fu seguito da un periodo-no di risultati. Bene fa Epifani a ricordare che prima il San Nicolò deve superare quota 40 e poi potrà permettersi di pensare in grande.

 

Non nasconde mire da play off e un futuro tra i professionisti l'Avezzano del presidente Gianni Paris alla luce della vittoria nel derby con il Chieti e alla vigilia del recupero della gara di Agnone in calendario domani e del prossimo turno interno con il Castelfidardo. Biancoverdi sulla rampa di lancio con i motori accesi.

 

Il Giulianova ha vinto, contro l'Agnonese, la partita forse più brutta disputata al Fadini. Ma quei tre punti conquistati in maniera fortuita e insperata hanno avuto un effetto immediato corroborante: sorpasso sulla stessa Agnonese e sull'Amiternina, ed ultimo posto lasciato alle due concorrenti alla salvezza diretta. Tutto questo registrando 280 spettatori e  € 843,00 d'incasso compresa la quota abbonati. Il deserto, in pratica...Riflessione d'obbligo.

 

L'Amiternina, appunto. La squadra di Scoppito è caduta allo scadere nell'altro scontro diretto con la Vis Pesaro che, dal suo canto, ha allargato la distanza dalla zona retrocessione. E nel prossimo turno è in calendario un derby Amiternina-Giulianova che sa molto di "mors tua, vita mea"

 

E a proposito di derby-fratricida, il Chieti si lecca le ferite per il 2-0 subito ad Avezzano, seconda sconfitta consecutiva che ha indotto Ronci ad annunciare le sue dimissioni. Il tecnico non è nuovo a queste prese di posizione per scuotere la squadra, era accaduto anche a Giulianova. Brutto segno di insicurezza, dopo la tiratina d'orecchi ai tifosi nella partita precedente persa con la Fermana all'"Angelini".

 

La rubrica del nostro sito coglie indicazioni, curiosità e spunti dal campionato delle squadre abruzzesi dalla Serie B alla Serie D. L'appuntamento è per ogni martedì
 
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