TERAMO,
30.5.2016
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Il primo passo ufficiale verso la stagione
sportiva ventura è stato solcato. Allo stadio “Bonolis” è
andata in scena la conferenza stampa di presentazione del
neo Direttore sportivo biancorosso Fabio Lupo, che ha voluto
inizialmente dare spazio al libro dei ricordi: «Sono
in uno stadio intitolato ad un grande medico sociale, il
dott. Gaetano Bonolis che voglio ricordare con affetto,
senza dimenticare uno dei miei primi direttori Carmine
Rodomonti, mentre un altro pensiero intendo rivolgerlo al
mio amico Pino Rubicini.
Proprio ieri riflettevo sul fatto che sono
passati venti anni da quando vestivo la maglia del Teramo ed
altrettanti da dirigente, all’interno di una doppia carriera
sportiva che mi ha dato soddisfazioni. Riparto da Teramo con
grande entusiasmo e spero di poter trasmettere queste
motivazioni a tutti. So che questo è un ambiente che ha
voglia di ripartire. Colgo l’occasione per ringraziare il
mio precedente club, il Monopoli, dopo un’esperienza
conclusasi bene. Spero che questo sia il primo giorno di una
stagione che possa regalare a tutti noi grandi
soddisfazioni, come merita la storia del sodalizio. Mi è
stato chiesto di costruire una squadra con giocatori bravi e
motivati, che non mollino un centimetro e che vedano la
maglia del Teramo come un’opportunità importante per la loro
professione. Questo, d’altronde, è sempre stato il mio Dna
anche da calciatore.
La base attuale? Bisognerà guardarsi occhi
negli occhi con il gruppo storico, capire con ognuno di loro
quanta voglia abbiano di rimanere e di ripartire: in caso
positivo possono porsi come gruppo guida, altrimenti sarà
corretto prendere altre strade.
Il profilo tattico che verrà? L’allenatore ha
dato come spunto di base il 4-3, completando poi l’undici in
base a più soluzioni.
Gli attaccanti? Al Presidente piacciono
quelli forti, è vero, ma dovremo essere bravi nel costruire
una squadra che sappia mettere le punte in condizione di
andare a rete.
Mercato influenzato dalla riforma dei gironi?
Non molto, è un aspetto di cui tener conto, ma non è
condizionante.
Il nuovo tecnico? C’è stato feeling immediato
e questa sarà una stagione all’insegna della piena
condivisione del dialogo costruttivo. Le sensazioni nel
calcio sono fondamentali e Zauli ci ha dato quella scintilla
di cui avevamo tutti bisogno.
Il ritiro? L’idea è quella di confermare la
sede passata (Rivisondoli, ndr), ma valuteremo tutto con
l’allenatore.
Vorrei chiudere con una cosa: l’ultima
passata è stata una stagione tribolata. Mi piace pensare che
da oggi possa aprirsi un nuovo libro con delle pagine
bianche sulle quali scrivere tante cose belle, nel quale
ripartire e continuare ad avere un sogno, con i piedi per
terra e guardando a quello che realmente siamo. Cercherò di
meritare il consenso della tifoseria a fine stagione, ho
sempre conquistato le persone con la mia passione e
partecipazione, questa è la mia ricetta».
Ha dato
poi il benvenuto
ufficiale al Ds Lupo, il
Presidente Luciano
Campitelli:
«Bisognava
ripartire seriamente.
C’è voluto un anno per
disintossicarci. Vedendo
quanto successo ad altri
club è stato già un bel
successo essere arrivati
alla salvezza
tranquilla. Non
conoscevo Lupo: mi ha
dato sensazioni
importanti e parlandoci
ho capito il suo valore.
Intraprendiamo un
percorso a medio–lungo
termine, in una società
che dovrà essere forte e
snella, capace di
investire sui giovani e
su calciatori che
vogliano rilanciarsi.
Ringrazio per i successi
conseguiti nel recente
passato sia Vivarini che
Di Giuseppe. In
qualunque girone verremo
inseriti andremo a
sfidare città con
tessuti industriali
mostruosi, ma con
passione e cuore potremo
divertirci fino
all’ultima giornata, con
lo stesso budget di due
stagioni fa. Anche a
livello imprenditoriale,
pertanto, sarebbe bello
se possa essere data una
mano ad una delle poche
realtà sportive rimaste
a livelli importanti sul
territorio e, peraltro,
una delle tre in Abruzzo
nel settore calcistico a
livello
professionistico. Stiamo
costruendo un Settore
Giovanile di qualità, ci
sono ragazzi
seguiti anche in Serie A
come Faggioli (classe
2000, ndr) richiesto da
Lazio ed altri. In
questo sta contribuendo
il miglioramento
generale delle
strutture, pur
ricordando che non siamo
ancora dotati di un
campo nostro». |