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Seconda Divisione 2011/12

 

Diario di bordo del Giulianova

Dario D'Agostino replica: "Repubblica dovrà dimostrare le sue accuse, altrimenti scatta la querela". Presente l'avv. Donato Di Campli

Giulianova, Giovedì 1 Settembre 2011 - Nella sede del Giulianova Calcio, il presidente del Giulianova, Dario D’Agostino ha tenuto l’attesa e auspicata  conferenza stampa (sollecitata da www.giulianovailbelvedere.it), sulle gravi accuse da un anonimo procuratore del calcio rese pubbliche da tv larepubblica.it  in merito ai (presunti) soldi incassati dai genitori per fare giocare i figli e per la quale si avverte odore di querela da parte del sodalizio giallorossoGiulianova, Giovedì 1 Settembre 2011 - Nella sede del Giulianova Calcio, il presidente del Giulianova, Dario D’Agostino ha tenuto l’attesa e auspicata  conferenza stampa (sollecitata da www.giulianovailbelvedere.it), sulle gravi accuse da un anonimo procuratore del calcio rese pubbliche da tv larepubblica.it  in merito ai (presunti) soldi incassati dai genitori per fare giocare i figli e per la quale si avverte odore di querela da parte del sodalizio giallorosso. “C’era già stata un’inchiesta della Procura Federale a marzo, partita a gennaio per una denuncia a seguito di chiacchiere messe in giro da tempo. L’inchiesta è stata archiviata perché non è stato trovato nulla di illecito”, ha riferito D’Agostino che ha rivelato soltanto si essere stato multato di 15.000 euro per un accordo con l’ex direttore sportivo Pino Greco. Il presidente ha tenuto a spiegare che ”un conto è incassare soldi di sponsorizzazione da padri titolari di aziende che intendono fare giocare i propri figli, e in questo caso si tratta di un normale rapporto aziendale, un altro conto, come denuncia La Repubblica, è prendere soldi dai genitori per fare giocare i propri figli con un sistema di fondi neri che presuppongono un falso in bilancio. La Repubblica dovrà dimostrare la veridicità delle accuse che, evidentemente si riferiscono alla seconda ipotesi, altrimenti nei prossimi giorni partirà una querela per calunnia e diffamazione”, ha minacciato D’Agostino aggiungendo una sua congettura: “Non è escluso che Repubblica abbia usato un portavoce o un “attore” nelle vesti del procuratore anonimo o che l’intervista sia stata realizzata prima dell’esito dell’inchiesta federale archiviata. Di certo ne dovrà dare spiegazione, altrimenti rischia di dover pagare un risarcimento che metterò a disposizione della società”. Il massimo dirigente della società giallorossa ha trovato anche modo di ironizzare che “se avessi incassato 700 mila euro, come è stato detto dal procuratore anonimo, gli imprenditori interessati a rilevare il Giulianova avrebbero fatto la fila, invece le cose stanno in una maniera così diversa che i pochi contatti avuti non hanno avuto esito concreto”. l'Avv. Donato Di Campli (a sinistra nella foto), che ha assitito il presidente nella conferenza stampa, ha paventato che “l’intervista di La Repubblica tocca argomenti archiviati dall’inchiesta già chiusa ma rischia di aprirne un’altra per falso in bilancio, non circoscritta al Giulianova”, ribadendo che “se non verranno presentate prove circa le accuse mosse scatterà la denuncia per diffamazione” nei confronti della testata romana.  

Vincenzo Raimondi

 

 

 
 
 

 

 
 

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