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Calcio

spicchi d'abruzzo

di Ludovico Raimondi

 

Il canto (stonato) delle sirene

 

GIULIANOVA, 16.2.2016 - L'Abruzzo calcistico si dibatte tra gli alti e bassi nei risultati sul campo, e le vicende societarie che, salvo le eccezioni di Pescara, San Nicolò e in parte Teramo, mettono a nudo una crisi economica e imprenditoriale nella nostra Regione, al punto che le realtà locali pullulano di colonizzatori, ed aspiranti tali, pronti a impadronirsi delle società con gli anticorpi ridotti al lumicino aspirando probabilmente a realizzare progetti non strettamente calcistici. Per chi deve rintuzzare questi tentativi è come attraversare il mare delle sirene. Qualcuno si fa ammaliare e ci casca, qualcun altro riesce ad emulare Ulisse il quale, per resistere al loro canto melodioso, si tappò le orecchie di cera. Solo che il problema dell'eroe di Omero non era di soldi e di affari...

 

SERIE B

 

Il Lanciano dei Maio e Maragliulo, il Pescara di Campagnaro e Lapadula

 

Il Lanciano merita la copertina, non solo per il secondo successo consecutivo ottenuto con il Modena al Biondi dall'avvento in panchina di Maragliulo, ma per le vicende societarie che hanno portato ad un passo dall'arrivo al timone dell'imprenditore campano Bisogno. Ma chissà che proprio i nuovi risultati, che hanno riaperto le porte verso la salvezza, non abbiano indotto la famiglia Maio a fare "la scelta di cuore" di rimanere in sella al Lanciano, fors'anche confortata dal sostegno dei tifosi i quali, almeno per la parte più rumorosa, negli ultimi tempi non era stata tenere con la dirigenza. Evidentemente, vale sempre il vecchio adagio "chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova".

 

Il Pescara del Presidente Daniele Sebastiani sembra immune da vicissitudini societarie e deve fronteggiare soltanto le trappole disseminate lungo il cammino che conduce alla Serie A. Il totem adesso è Campagnaro. Già, perchè se Lapadula lo è in avanti, dove continua a sfornare prodezze e produrre punti almeno da pareggio anche nelle giornate storte, Campagnaro è atteso al rientro in difesa, fin dalla trasferta-esame di Cagliari, per riaprire il ciclo di vittorie come un amuleto.

 

 

LEGA PRO

 

Teramo e L'Aquila, situazioni diverse

 

Il successo del Teramo sul Tuttocuoio, sesto risultato utile di fila, non ha un valore importante soltanto per la classifica, che torna a farsi interessante a margine della ormai stressante attesa della sentenza sulla possibile restituzione dei punti...giudiziari. Il valore inestimabile è soprattutto la maniera in cui il Teramo ha vinto, ossia ritrovando i meccanismi e soprattutto lo spirito di compattezza dell'anno scorso. Piano piano, Vivarini sta compiendo il miracolo di plasmare anche oggi "quel" Teramo, grazie anche alla tranquillità e al tempo stesso alla determinazione che il presidente Campitelli si impegna a trasmettere.

 

Una tranquillità che cerca con il lanternino L'Aquila, costretta a chiedere sempre il massimo a se stessa per ovviare sul campo alle dure prove dei fattori esterni, principalmente della pressione di non potere sbagliare quasi nulla  nel tentativo di risalire la classifica con l'handicap delle penalizzazioni. La società del presidente Chiodi sembra voler fare la sua parte non ascoltando le sirene romane per la cessione della società. Può essere uno stimolo per la squadra di Perrone che, nel frattempo, contro la primatista Spal in inferiorità numerica, ha confermato dedizione e gioco ma evanescenza negli ultimi sedici metri.

 

 

SERIE D

 

Chieti, Avezzano e Giulianova nella tensione, scivolone San Nicolò e passettino Amiternina

 

Nella lista delle società in acque agitate rientrano il Chieti, nonostante la vittoria, l'Avezzano, nonostante il pareggio, e il Giulianova, in linea con le sue sconfitte dentro e fuori del campo.

Tra errori grossolani difesivi e grande determinazione nella rimonta, il Chieti di Marino è tornato alla vittoria all'Angelini in maniera rocambolesca contro la Vis Pesaro ed è uscito dalla zona play out, dove si era inopinatamente cacciato. La brutta copia vincente dei neroverdi non ha acquietato la contestazione dei tifosi (soprattutto della Curva Volpi) nei confronti del presidente Pomponi, che sta sperimentando le stesse traversie del suo predecessore Bellia.

 

L'Avezzano l'appuntamento con la vittoria ha dovuto rimandarlo di nuovo, impattando per 0-0 sulla fanghiglia, contro il Monticelli e scatenando, di nuovo, la contestazione dei tifosi, sfogata soprattutto verso il presidente Gianni Paris, inducendolo a mettere a disposizione il pacchetto azionario al prezzo di un solo euro. Ovviamente così non è e non sarà, dal momento che molti più euri sono in gioco al di là della reazione del cuore e del momento. Di certo il braccio di ferro con la tifoseria continua a discapito delle serenità della squadra.

Il Giulianova a Jesi ha perso ancora in trasferta (un solo misero punto conquistato lontano dal Fadini!). Questa volta, però, non ha perso solo la partita bensì anche la faccia. Gelsi e Pisano, i sostituiti di Giorgini e il suo staff, il cui ritorno in panchina è invocato anche da molti addetti ai lavori "neutrali", sono incappati in un banale errore nei cambi, non rispettando la regola dei fuori quota. Se non avesse perso sul campo, insomma, il Giulianova avrebbe perso 3-0 a tavolino. Il sodalizio giuliese, in questo, paga anche il  totale sbando organizzativo al suo interno, frequentato da personaggi in cerca di autore (remunerati!) ma abbandonato da professionisti seri e capaci (perchè non remunerati!). E il presidente Serraiocco che fa, rimane in silenzio oppure ritiene queste magre figure soltanto "favolette"? E Gelsi e Pisano?...

San Nicolò e Amiternina, seppure in situazioni e condizioni diverse, non sono toccate da problemi societari (il club teramano ha un gruppo solido, quello aquilano vive di sano realismo nella valorizzazione dei giovani), ma non hanno vissuto una giornata particolarmente esaltante. Il San Nicolò specialmente è stato beffato dal Matelica che si è ripreso con pochi meriti quanto gli aveva portato via all'andata (con altrettanti pochi meriti) la squadra di Massimo Epifani che ha conosciuto così la prima sconfitta dall'inizio del 2016.

L'Amiternina si è dovuta accontentare di un pareggio interno in rimonta con la Folgore Veregra, che già si era portata via un punticino da Giulianova nella domenica precedente. Occasione sprecata per dare maggiore ossigeno alla classifica, ma è bastato anche il minimo risultato per staccare di un altro punticino l'ultima posizione in classifica, occupata dal Giulianova.

 

La rubrica del nostro sito coglie indicazioni, curiosità e spunti dal campionato delle squadre abruzzesi dalla Serie B alla Serie D. L'appuntamento è per ogni martedì
 
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