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Attualità/Cultura

Le cartoline dell'Abruzzo

di Chiara Nicolò

 

Rapino, città di briganti e verginelle

 
Le cartoline dell'Abruzzo di Chiara Nicolò, Rapino (Ch) 23.4.2013 - Rapino, città di briganti e verginelle: Tra le manifestazioni e i riti di cui va famoso il centro teatino il Carnevale dei Briganti e la Festa de Le Verginelle.
 

RAPINO (Ch), 23.4.2013 (Numero 22) - Rapino (Ch) Alt m. 420 Nome abitanti: Rapinesi N° abitanti: 1403 Patrono: San Lorenzo Martire, 10 agosto

E’ ubicato nell’Abruzzo Citeriore. Il comune fa parte della Comunità Montana della Maielletta e del Parco Nazionale della Majella . Rapino è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, il riconoscimento è avvenuto con il conferimento della Croce di Guerra al Valor Militare in data 26 giugno 1975 per i sacrifici della popolazione e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Il toponimo di derivazione incerta, fa riferimento alla tavola di bronzo, dal latino “Tabula Rapinensis” su cui è incisa nell’epigrafe un’iscrizione in dialetto marrucino.

Stemma civico: due lettere argentee sovrastano un’aquila ad ali aperte

Chiese e monumenti: Chiesa di San Lorenzo, elementi architettonici di rilievo: a) scalinata scenografica; b) portale di varie modanature in pietra della Maiella sormontato da finestra. Completa il prospetto un campanile a pianta quadrangolare. Chiesa di San Giovanni (sec. XVI), elementi di rilievo: la facciata, nel pieno rispetto delle navate, è suddivisa in tre parti da quattro lesene con tre portali incorniciati. Chiesa della Madonna del Carpineto, la facciata è tripartita da quattro lesene e tre portali. Sul lato sinistro della chiesa, sorge una torre campanaria con annessa cella campanaria e delle aperture ad arco a tutto sesto.

Musei: Museo della ceramica sito nell'ex convento di Sant'Antonio. Il museo è suddiviso in tre sale: la sala A ospita la ceramica antica e medievale messe a confronto con quella moderna, la sala B, dove sono esposte le ceramiche dei ceramisti di Rapino e la sala C (sala convegni). Nel Museo della Ceramica di Rapino sono esposte circa 180 opere in ceramica: una parte di queste sono patrimonio del Comune e costituiscono una mostra permanente, l'altra parte sono opere esposte temporaneamente per rendere il Museo dinamico. Consistente rilievo è dato dalla ceramica sonora, perché Rapino ha avuto abilissimi artigiani in questo settore.

Folklore: Rapino è un paese famoso per il carnevale dei briganti; per la festa di S. Domenico, la prima domenica di maggio, dove viene rappresentato un episodio del Santo; per la festa della Madonna della Libera, il lunedì di Pasqua; ma soprattutto per la festa de Le Verginelle, l’8 maggio anche detta festa della Madonna di Carpineto. Appartiene alla tradizione di Rapino ormai da secoli. Questo particolare e suggestivo rito, che si svolge la mattina dell'8 maggio, celebra il miracolo dell'acqua avvenuto nel 1794, quando, durante un lungo periodo di siccità che stava rovinando tutti raccolti, la Vergine fece cadere una pioggia provvidenziale. Le bambine tra  i sei e i tredici anni sfilano per le vie del borgo vestite di tuniche bianche, rosa o celesti.

Agricoltura: coltivazioni di ulivi e produzione di olio. Rapino è la città dell’olio.

Artigianato: Tra l’800 e il ‘900, Rapino fu un importante centro di produzione di ceramica popolare, il primo della regione per  lucentezza degli smalti, vivezza dei colori e bellezza dei decori. Le maioliche erano destinate a decorare le pareti e a rendere festose le mense delle case borghesi. Della produzione di fine Ottocento e inizi Novecento, ricordiamo piatti, brocche, boccali, zuppiere, borracce decorati con uccellini sul ramoscello, fiori eseguiti a pennello e a stampino. In seguito, la decorazione si arricchirà di nuovi motivi, come il decoro “a tovaglia” ed il gallo

Prodotti tipici: famosi sono i pasticci di Rapino, fiadoni ricchi di formaggio fresco o semi stagionato a pasta semi frolla e i bocconotti.

  Chiara Nicolò
Chi è Chiara Nicolò
 
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Numero 13 (29.01.2013)
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